Luci e musica, fuochi d’artificio e nasi all’insù. Si sono concluse con i botti e i colori regalati dallo spettacolo pirotecnico le celebrazioni di San Giovanni, patrono di Torino.
Sono ben 50.000 le persone che hanno partecipato al momento culmine della festa, i fuochi d’artificio tornati nel cielo di Torino dopo 4 anni di assenza causa droni. Numeri ufficiali, ma che non contano i migliaia di cittadini che hanno assistito allo spettacolo pirotecnico dai balconi, dalle vie del centro, della collina torinese o lungo il fiume. L’amministrazione Lo Russo ha deciso di ritornare alla tradizione, alle origini. E tanti hanno apprezzato.
“Sicuramente rivedere i torinesi nella loro piazza è motivo per noi di grande contentezza, siamo molto contenti. Dobbiamo lasciarci alle spalle questo momento brutto e guardare al futuro con ottimismo e fiducia: è questo il significato di San Giovanni” ha affermato il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo.
“Le misure di sicurezza? Deve prevalere la sicurezza, ci si può abituare a questa nuova modalità di fruizione della città. Molti torinesi lo guarderanno dalla collina” ha proseguito il sindaco.
Inevitabile il riferimento a piazza San carlo, tragedia che ha segnato Torino e colpito i suoi cittadini: “E’ un punto di non ritorno, ma dobbiamo guardare avanti. Senza avere paura e timore di tornare a essere protagonisti della nostra città: i fuochi vogliono lanciare questo messaggio”
“Io sono emozionato, tanto. Ho tanti ricordi legati a San Giovanni, venivo qui quando ero ragazzino” ha concluso il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo.