Sono una settantina i Patti di Collaborazione siglati in questi anni dal Comune di Torino, con gruppi di cittadini, per la gestione dei beni comuni. Una sessantina sono ancora attualmente attivi e riguardano spazi come i giardini di quartiere, piazze, cortili di scuola ed edifici di cui in questi anni si sono presi cura i torinesi insieme a Palazzo Civico.
Rosatelli: "Torino reinventa lo spazio come bene comune"
Numeri forniti dall'assessore al Welfare Jacopo Rosatelli, durante la presentazione della relazione annuale della Consulta permanente dei Beni Comuni. Nominata dalla giunta comunale ogni tre anni, quest'ultima supporta e aiuta i cittadini nella gestione dei beni comuni o che hanno intenzione di prendersene cura.
"Come altre città europee - ha spiegato l'esponente della giunta - Torino progetta e reinventa lo spazio pubblico come bene comune, sia per quanto riguarda la costruzione di politiche pubbliche sia per l'azione di riconquista di spazi pubblici e collettivi da parte dei cittadini".
"Il Comune si ibrida - ha aggiunto - con forme di collaborazione che portano un punto di vista esterno, frutto della partecipazione dei cittadini".
Sabato seconda edizione di Open Patti
Sabato si svolgerà la seconda edizione di Open Patti, dove venti patti di collaborazione si apriranno alla cittadinanza, accompagnando i visitatori nella conoscenza dei luoghi e delle loro attività.
Il 2 luglio si potranno conoscere realtà come la Portineria di Comunità di piazza della Repubblica, lo spazio WOW di via Onorato Vigliani, il Giardino Cristiano di via Madama 138/A, i giardini sulla Dora, piazza Paravia, il Mufant e altri ancora.