Attualità - 23 luglio 2022, 12:02

Mattarella a Torino, il presidente della Repubblica celebra i nuovi carabinieri della Scuola Allievi [FOTO]

Il presidente della Repubblica presente al giuramento degli Allievi del 140° corso insieme al ministro della difesa Guerini e alle più alte cariche militari

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha partecipato questa mattina al giuramento del 140° corso della Scuola Allievi Carabinieri di Torino, che celebra il proprio 200° anniversario. La cerimonia è andata in scena in piazza Castello.

Mattarella (che proprio oggi festeggia il proprio 81° compleanno) è arrivato alle 11 accompagnato dal ministro della difesa Lorenzo Guerini e dalle più alte cariche militari, nonché accolto dal presidente della Regione Alberto Cirio e dal sindaco di Torino Stefano Lo Russo. A prendere la parola per le istituzioni è stato Guerini: "Dovrete dimostrare - ha dichiarato rivolgendosi ai nuovi carabinieri - responsabilità e impegno, capacità di ascolto e presenza sul territorio. Giurando fedeltà alla Repubblica e ricevendo gli alamari avete fatto una allo stato e agli italiani, dovrete esser testimoni della grande storia dell'arma e dei suoi valori".

Gli allievi hanno poi ricevuto l'investitura ufficiale e hanno giurato fedeltà alla Repubblica: "Oggi - ha commentato il comandante generale dell'arma dei carabinieri Teo Luzi - ho rivissuto il mio giuramento nel 1979 a Modena: dopo oltre 40 anni è un privilegio essere nell'arma e servire l'Italia. Da oggi sarete al servizio esclusivo della nazione, dovrete servire la comunità e saper rischiare dando il meglio di voi stessi. Sarete baluardo di legalità in prima linea nella lotta al crimine con le capacità di ascolto e dialogo nel DNA dei carabinieri".

La Scuola Allievi Carabinieri di Torino ha celebrato anche i propri 200 anni: "Sarete protagonisti - ha affermato il comandante Giovanni Spirito - della sicurezza nelle stazioni a cui sarete assegnati e dovrete essere pronti a declinare il vostro impegno secondo i valori della Costituzione. Questo riconoscimento è meritato e dovete essere coscienti di indossare l'uniforme di chi ha combattuto due guerre mondiali e ha scelto la lotta partigiana di Liberazione, oltre alla contrasto alla criminalità comune organizzata".

Marco Berton

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