Questa mattina i delegati dei lavoratori dei Musei Civici di Torino, assistiti dalla Filcams Cgil, hanno incontrato le cinque cooperative associate (Socioculturale, Coopculture, Cooperativa Frassati, la Nuova Cooperativa e la Nuova Socialità), convocati i Direttori dei Musei interessati (Musei Polo del 900, Diffuso, Risorgimento, Montagna, Lombroso e Anatomia) e presente soltanto Daniela Berta, e il Comune di Torino, presente con i Dirigenti dei settori Appalti e Cultura, al tavolo convocato dalla Prefettura, nell’ambito della procedura di raffreddamento attivata a seguito della dichiarazione dello stato di agitazione di un paio di settimane fa.
Come noto, nonostante la proroga tecnica dell’appalto di sei mesi decisa dal Comune, durante la quale le direzioni amministrative di Palazzo Civico intendono proseguire sul percorso della procedura Consip, (procedura prevalentemente incardinata sulla riduzione dei costi), la Filcams Cgil, su mandato dei 47 dipendenti delle cinque cooperative intenzionati a richiedere maggiori garanzie sul loro futuro, ha dichiarato lo stato d’agitazione, a sostegno della richiesta di una proroga accompagnata da un tavolo di confronto sindacale per individuare un percorso in grado di aumentare le garanzie occupazionali e di riconoscimento delle professionalità di tali lavoratori.
"Nell'incontro di questa mattina – spiega Enea Schipano della Filcams CGIL di Torino – si è chiarito, per stessa ammissione dei tecnici comunali, come la proroga di sei mesi sia una proroga tecnica, continuando nella prospettiva che mette ombre sulle prospettive dei lavoratori interessati". "Abbiamo rinnovato con forza la nostra richiesta di un tavolo politico nel quale affrontare in una diversa prospettiva il futuro di questi lavoratori – dice Ivano Franco, della segreteria Filcams Cgil di Torino – credendo che la precarietà dei lavoratori non si possa sconfiggere solo nelle dichiarazioni, ma praticando stabilizzazioni di vita e di lavoro quando se ne presenta concretamente la possibilità, e sperando anche che la Cultura torinese meriti qualità, a partire delle condizioni di lavoro di tutti coloro che operano in tale filiera".
Grazie alla mediazione della dott.ssa Francesca Stallone, l'incontro si è concluso con un impegno da parte del Sindacato a sospendere lo stato di agitazione a fronte dell’impegno del Comune – garantito per la parte politica dal vice-Sindaca Michela Favaro - ad avviare un tavolo di confronto con i rappresentanti dei lavoratori entro il prossimo 15 settembre.