Economia e lavoro - 24 agosto 2022, 06:16

Collegno vuole andare in orbita: nuovi spazi per le aziende che puntano sull'aerospazio

Procede il progetto “Ecosistemi Innovativi Metropolitani”: 5 società hanno aderito con i loro terreni, proseguono i contatti per trovare "inquilini" pronti a dialogare con la futura Cittadella di corso Marche e corso Francia

persone davanti alla stazione Fermi della metro

Collegno progetta nuovi spazi per far crescere le aziende dell'aerospazio

Favorire "l'insediamento di nuove imprese che trovano nella nostra zona un terreno fertile per metter insieme l'eccellenza della ricerca, dell'alta formazione politecnica e universitaria, un tessuto di eccellenze produttive e ambientali con amministrazioni pubbliche capaci di superare le lungaggini burocratiche favorendo la transizione verso una nuova epoca delle politiche industriali". Così il sindaco di Collegno, Francesco Casciano, racconta l'anima che sta alla base di "Ecosistemi innovativi metropolitani", il progetto che il Comune - insieme al Patto Territoriale della Zona Ovest - sta portando avanti in vista della grande Cittadella dell'Aerospazio, uno dei due grandi motori manifatturieri che dovrà rilanciare l'economia di Torino e provincia insieme a quello dell'automotive e che troverà casa sull'asse di corso Marche e corso Francia.

"Abbiamo già richieste molto interessanti anche dall'estero, come un’azienda ceca del settore aerospaziale con tre brevetti in questo campo. L’attenzione è grande”, confida. E intanto ci sono già le società che hanno deciso di aderire, mettendo sul piatto terreni di loro proprietà, tutti nella zona intorno al capolinea Fermi della linea Uno della metropolitana. Un'area particolarmente strategica, come posizionamento, sia rispetto alle infrastrutture (è vicina anche alla tangenziale di Torino e dunque alle autostrade), sia rispetto al Chilometro Blu biopolo, che sempre nella zona a Nord Ovest di Torino contribuisce sui temi dell'economia circolare.

Le società che hanno aderito sono Adelfia, Cervi, Gamma, Metro ed Edifin. In tutto si tratta di 100mila metri quadrati, di cui 20mila metri quadrati a destinazione industriale (o terziario). "Viviamo tempi di grandi trasformazioni - dice Fabrizio Bertone, ad di Adelfia e Cervi -: è importante mettere a disposizione un sito prezioso per un disegno strategico a valenza regionale, con la possibilità di accogliere nelle nostre aree imprese innovative e tecnologicamente avanzate". E Umberto D'Ottavio, presidente del Patto Zona Ovest, aggiunge: “Questo quadrante dell'area metropolitana rappresenta storicamente un cluster manifatturiero e di saperi che ora ha l'opportunità di affrontare le transizioni produttive, ecologiche, energetiche, digitali. Un polo con progetti potenzialmente capaci di rilanciare l'intera economia regionale”.

Per il progetto è stato attivato uno sportello apposito con esperti e consulenti che possono accompagnare le aziende interessate a insediarsi. I contatti sono 011 4050606 e patto@zonaovest.to.it.

Massimiliano Sciullo

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