Attualità - 30 agosto 2022, 14:16

I fondi dell'Europa riqualificano gli immobili abbandonati del Comune: nuove case e spazi lavorativi per disabili

"Con questi progetti - commentano l'assessore Rosatelli e la vicesindaca Favaro - si ottiene un doppio risultato: da un lato sostenere le persone con disabilità e le loro famiglie, e dall'altro riqualificare edifici pubblici oggi degradati"

disabilita

Corso Casale 85

I fondi dell'Europa riqualificano gli edifici abbandonati della Città di Torino, che rinasceranno come abitazioni e/o spazi lavorativi per disabili. Questa mattina la Giunta, su proposta dell’assessore al Welfare Jacopo Rosatelli e della vicesindaca con delega al Patrimonio Michela Favaro, ha approvato la convenzione con il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali per l’avvio dei 5 progetti, articolati in 10 piani operativi, rivolti alle persone con disabilità che verranno finanziati con i fondi del PNRR sociale.

Quattro milioni di finanziamento 

In totale verranno accolte 60 persone, per le quali verranno creati dei percorsi individuali di abilitazione, autonomia e formazione-lavoro. Al tempo stesso verranno riqualificati gli spazi comunali. Gli interventi, che si concluderanno entro marzo 2026, hanno ottenuto un finanziamento PNRR di oltre 3 milioni e mezzo: a questi si aggiungono 546mila euro messi a disposizione dal Comune.

Gli immobili riqualificati

Nel dettaglio verranno riqualificati dieci immobili che verranno tutti destinati ad housing sociali, mentre nel caso di strutture più grosse convertiti in centri polifunzionali. Le strutture che verranno coinvolte e/o recuperate sono : l'ex Centro Diurno Socio Terapeutico riabilitativo R.A.F. di corso Sicilia 53, l’ex Mulino Cavoretto di corso Moncalieri 266, una in via Onorato Vigliani 104, l'ex scuola dell'infanzia "Centro Europa" via Rubino 82, l'area servizi handicap della Circoscrizione 6 in via Sordevolo 1 angolo via Bologna 90, gli ex Bagni Pubblici di via Roccavione 11, un edificio in via degli Abeti 12 e uno piazza Astengo 10, uno in corso Casale 85 e infine uno in via Ghedini 2. Gli immobili degli enti del terzo settore sono una porzione del convitto Alfieri Carrù di via Accademia Albertina 14 e una unità abitativa in via Monte Albergian 23 bis. 

"Con questi progetti - commentano Rosatelli e Favaro - si ottiene un doppio risultato: da un lato sostenere le persone con disabilità e le loro famiglie, e dall'altro riqualificare edifici pubblici oggi degradati, a beneficio del territorio e della comunità". Nell’ambito del PNRR sociale, la Città ha candidato 19 progettualità rivolte, oltre che alla disabilità, a persone anziane, minori e in condizioni di marginalità e fragilità, con un finanziamento potenziale di oltre 15 milioni di euro nel prossimo triennio.

Cinzia Gatti

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