Con la fine dell’estate, ricominciano gli appuntamenti con l’arte e la cultura. I musei e le gallerie torinesi cominciano a scaldare i motori in vista della nuova stagione autunnale che culminerà con l’attesa Torino Art Week, a novembre.
Dalla mostra dedicata al fotografo francese Robert Doisneau, alla 40esima edizione del Torino Film Festival, ecco alcuni degli appuntamenti più importanti del prossimo autunno da non perdersi e da segnare in agenda!
AUTUNNO 2022
CAMERA
Robert Doisneau
Ancora non è stata annunciata la data per l’attesa mostra che aprirà in autunno dedicata al fotografo francese Robert Doisneau. Celebre per i suoi scatti romantici e senza tempo, come la sua opera più conosciuta è "Bacio davanti all'hotel De Ville". Scattata nel 1950, ritrae una coppia di ragazzi che si baciano lungo le caotiche vie di Parigi. La coppia, sebbene appaia naturale davanti all'obiettivo, Doisneau stava realizzando un servizio fotografico per la rivista statunitense Life, e chiese ai due giovani di posare per lui. Grazie anche a questa celebre foto, il suo nome viene ricordato soprattutto per le sue foto riguardanti la vita di strada della capitale francese.
SETTEMBRE
IED alla GALLERIE D’ITALIA
Dall’8 al 30 settembre
Sono qui. Bureau metamorfosi
L’Istituto Europeo di Design presenterà “Sono Qui. Bureau metamorfosi”, una mostra fotografica e prima importante tappa di un laboratorio sulla città di Torino che vede coinvolti gli studenti del Corso Triennale in Fotografia IED, in un progetto, della durata di tre anni in partnership con Gallerie d’Italia. Sarò allestita sotto i portici di piazza San Carlo dall’8 al 30 settembre con una selezione di ventisei scatti fotografici realizzati dai ventuno diplomati e diplomate del Corso Triennale in Fotografia a.a.2021/22, che raccontano la trasformazione del territorio legata all’arrivo di questa Istituzione culturale.
MEF
Dal 22 settembre al 18 dicembre
Eclettica, Ettore Fico, Patrizia Mussa
Sono tre le mostre che apriranno a fine mese al Museo Ettore Fico. Una sarà dedicata proprio alla figura del pittore Ettore Fico, spesso messa in ombra ma che il MEF intende rimettere in luce; l’altra sarà dedicata a Patrizia Mussa e ai suoi photopastel; infine, aprirà anche “Eclettica” che avvicina il pubblico a temi universali come l’artista e i suoi doppi. Tutte le mostre saranno curate da Andrea Busto.
PALAZZO MADAMA
Dal 21 settembre
La porta della città. Un racconto di 2 mila anni
Una narrazione visiva, che accoglie il visitatore al suo ingresso in museo, per raccontare i duemila anni di storia di Palazzo Madama e di Torino, dall’età romana al Novecento. Ambientata in Corte Medievale, dove sopravvivono le tracce architettoniche di questa evoluzione millenaria, l’esposizione si definisce a partire da una trentina di tavole realizzate dal disegnatore modenese Francesco Corni. Si tratta di disegni che illustrano dettagliatamente i momenti salienti di crescita della città e seguono le vicende costruttive di Palazzo Madama.
MAO
Dal 9 settembre al 2 ottobre
“稍息 Riposo! Cina 1981-84. Fotografie di Andrea Cavazzuti”
Il MAO ospita la mostra fotografica di Andrea Cavazzuti, esposizione promossa dall’Istituto Confucio dell’Università di Torino. Il progetto espositivo inaugura una nuova fase di collaborazione fra il Museo e l’Università di Torino, che coinvolgerà in particolare le discipline di studio sull’Asia, con un ampio ventaglio di proposte culturali e formative. Il titolo dell’esposizione, richiama quegli anni quasi sospesi, in cui il paese prendeva fiato dopo la fine di un periodo drammatico e prima che iniziasse la corsa tumultuosa verso la modernità. Saranno esposte oltre 70 immagini in bianco e nero scattate in Cina fra l’81 e l’84, che saranno messe in dialogo con alcune opere delle collezioni del MAO, in un contrappunto capace di stimolare riflessioni inedite e fornire nuove chiavi di interpretazione per leggere l’opera di Cavazzuti e comprendere una Cina che sta scomparendo. Andrea Cavazzuti vive e lavora da più di trent’anni in Cina, dove arrivò per la prima volta nel 1981. Le sue immagini hanno seguito e immortalato la Cina e i suoi giganteschi cambiamenti dagli anni Ottanta a oggi, costituendo una testimonianza preziosa oltre che un’opera affascinante e corposa. Con uno sguardo nitido e poetico, e un’ingente dose di senso dell’umorismo, Andrea Cavazzuti ritrae in queste immagini una Cina che non esiste forse più, ma che è indispensabile conoscere per meglio comprendere la storia e la personalità del colosso mondiale di oggi.
OTTOBRE
GAM
Dal 7 ottobre al 6 febbraio 2023
Ottocento
La mostra offre l’occasione per riscoprire una consistente porzione della collezione ottocentesca della GAM, ormai da alcuni anni non più visibile al pubblico. Per rendere più immediatamente leggibile la trama variegata della collezione il percorso pone a confronto la nobile tradizione della pittura di figura con la novità delle ricerche sul paesaggio che furono, nelle loro espressioni più libere e sperimentali, oggetto di aspre critiche da parte della stampa conservatrice e dell’istituzione accademica. Nella prima parte si possono riscoprire opere non esposte da decenni in cui si riflettono soggetti tratti dalla storia e della letteratura, esempi di quella pittura di figura che al tempo riscuoteva il massimo apprezzamento e rispondeva all’alto valore educativo assegnato al Museo; la seconda parte del percorso permette di seguire le diverse declinazioni della pittura di paesaggio, in particolare le ricadute dettate dallo studio dal vero della natura, che ne fecero il campo delle sperimentazioni più promettenti per le svolte di fine secolo. Tre spazi monografici sottolineano l’influenza che ebbero sulla scena artistica torinese le personalità di Andrea Gastaldi, Antonio Fontanesi e Giacomo Grosso, le cui opere, giunte in tempi e con modalità diverse, costituiscono nuclei di rilievo della raccolta.
Dal 3 novembre al 5 marzo 2023
Inaugura alla Gam il 2 novembre la mostra “Hic Sunt Dracones” di Chiara Camoni e Atelier dell’errore. Curata da Elena Volpato.
PALAZZO MADAMA
Dal 13 ottobre al 30 gennaio 2023
Margherita di Savoia prima Regina d'Italia
L’attesa grande mostra su Margherita di Savoia, prima Regina dell’Italia unita, apre quest’autunno a Palazzo Madama. Fin dalle nozze con il principe Umberto, Margherita seppe conquistare il cuore degli Italiani e, con la propria popolarità, contribuì a costruire il sentimento di identità della nazione intorno alla corona dei Savoia. Regina dal 1878 al 1900, impose il suo gusto ridondante nella moda, nella decorazione, il suo amore per la musica e la montagna. Il percorso immersivo, che, attraverso numerose proiezioni di filmati e immagini d’epoca, accompagnati da effetti sonori e da musica da camera, trasporta il visitatore nel mondo e negli anni della Regina che fece l’Italia, si articola in sessantacinque opere, tra ritratti, dipinti, sculture, abiti e gioielli, strumenti musicali, manoscritti, tappezzerie e mobili.
REGGIA DI VENARIA
Dal 25 ottobre al 5 febbraio
John Constable
Maestro che, insieme a Turner, è il massimo esponente della pittura romantica inglese, John Constable è protagonista di una mostra che racconta e ripercorre cronologicamente tutta la vicenda artistica del celebre pittore attraverso le opere della Tate Britain ed è organizzata in collaborazione con il museo londinese, nell'ambito di una partnership con la Fondazione Torino Musei e con la GAM Galleria d’Arte Moderna di Torino. Esposte una sessantina di opere, che vanno dagli schizzi e dai dipinti di piccole dimensioni realizzati en plein air, in modo precocemente impressionista, per arrivare ai più importanti e vasti paesaggi romantici, quali la celebre veduta di Stratford Mill, raffiguranti luoghi nelle immediate vicinanze del suo villaggio natio, Dedham Vale, nella contea del Suffolk. Luoghi d’affezione, sentimentalmente importantissimi per questo grande arista che a differenza del collega Turner, grande viaggiatore, non si allontana mai dall’amata Inghilterra e raffigura la Natura in chiave “pittoresca”, per usare la celebre terminologia dell’Estetica del filosofo Immanuel Kant.
MAO
Dal 20 ottobre al 3 marzo 2023
Buddha10.
Quali significati hanno gli oggetti rituali presenti nelle collezioni del MAO e come venivano utilizzati e percepiti nel loro contesto originario? Perché e come sono entrati a far parte del patrimonio del museo così come di altri musei di arte asiatica in ambito non asiatico? E ancora: quali sono i problemi posti dalla conservazione e dal restauro, subordinati al gusto e alle tecniche che cambiano nel tempo? Qual è il rapporto fra buddhismo e nuove tecnologie? Da queste domande prende avvio la nuova mostra Buddha10. Storia, scienza e percezione: sculture mai viste dalle collezioni del MAO, un progetto che parte dalle opere presenti nelle collezioni per aprire prospettive più ampie relative a questioni che riguardano il museo, le sue collezioni e su cosa significa gestire, custodire e valorizzare un patrimonio di arte asiatica in ambito occidentale. Nelle sale dedicate alle esposizioni temporanee, in uno spazio essenziale ed evocativo, dieci grandi statue buddhiste in legno o pietra di epoche diverse (dal XII al XVIII secolo) delle collezioni del MAO saranno accostate ad alcune sculture provenienti dal Museo delle Civiltà di Roma, tra cui due straordinarie teste di Buddha in pietra di epoca Tang (618-907 d.C.). Le opere saranno presentate a coppie, in dialogo o in contrasto fra loro, per aprire riflessioni su molte tematiche: il rapporto fra vero e falso, fra scienza e religione, la capacità del restauro di rivelare e nascondere.
NOVEMBRE
CASTELLO DI RIVOLI
Dal 3 novembre al 26 marzo 2023
Olafur Eliasson
In concomitanza con la settimana dell’arte contemporanea, apre la mostra dedicata a Olafur Eliasson al Castello di Rivoli. Curata da Marcella Beccaria, la mostra presenterà un nuovo lavoro su larga scala, immersivo e site-specific che abbraccia l’intero spazio della Manica Lunga del Museo, ispirato dalla lunga indagine di Eliasson sulle condizioni cognitive e culturali della percezione. Nel 1999 il Museo ha presentato la prima personale museale di Eliasson, "Your circumspection disclosed (La tua circospezione svelata)" e ha commissionato la grande opera "The sun has no money" nel 2008 (Il sole non ha soldi). In occasione di questa nuova mostra, Eliasson trasformerà il vasto spazio, che misura 147 metri di lunghezza e 6 di larghezza, costruito intorno al 1630 come pinacoteca di Casa Savoia, in un luogo di esperienza sensoriale attraverso una serie di interventi spaziali che sottolineano l’importanza dell’incarnazione e la presenza fisica nell’era digitale. Contemporaneamente alla mostra al Castello di Rivoli, è presentata al Castello di Grinzane Cavour, non lontano dalla Città di Alba, l’opera di Eliasson The presence of absence pavilion, 2019-2022, sul tema del cambiamento climatico e dello scioglimento dei ghiacciai.
ARTISSIMA 2022
Dal 4 al 6 novembre
Sono 40 le nuove gallerie che arricchiranno la prossima edizione di Artissima, la prima guidata dal nuovo direttore Luigi Fassi. Il tutto per un totale di 174 gallerie italiane e internazionali. La kermesse di arte contemporanea all'Oval del Lingotto tornerà dal 4 al 6 novembre 2022 e tra le novità, oltre a un team curatoriale completamente rinnovato, per la ventinovesima edizione torneranno in presenza, dopo due anni di solo online, le tre sezioni Disegni, Present Future e Back to the Future. Come sempre accoglieranno il pubblico le altre quattro sezioni principali: Main Section, New Entries, Monologue/Dialogue e Art Spaces & Editions. Artissima 2022 sarà caratterizzata da iniziative specifiche, a conferma della sua unicità nel panorama culturale europeo e della sua capacità di attrarre gallerie, artisti, collezionisti e curatori tra i più interessanti a livello internazionale, con la promessa, sempre mantenuta, di una fiera sperimentale, di ricerca, cutting-edge.
OGR
Dal 4 novembre al 15 gennaio 2023
Arthur Jafa
Alle Officine Grandi Riparazioni Torino, ospite Arthur Jafa. La prima personale dedicata all’artista, regista e direttore della fotografia statunitense da un’istituzione italiana, sarà visitabile dal 4 novembre al 15 gennaio 2023. Il rogetto nasce da un’idea di Amira Gad ed è concepito dall’artista per gli spazi del Binario 1 come un’unica grande installazione. In mostra alcuni dei lavori più recenti dell’artista, mai esposti prima in Italia. Jafa ha costruito nel corso della sua carriera un corpus di opere che sfida ogni categorizzazione nella sua ricerca sulla Blackness: con il suo lavoro, potente e lirico, combina in modo destabilizzante immagini e storie provenienti da diversi contesti.
TORINO FILM FESTIVAL
Dal 25 novembre al 3 dicembre
Edizione speciale per questo TFF che quest’anno giunge alla sua 40ma edizione. Come già annunciato dal direttore Steve della Casa, sarà un festivalall’insegna del rinnovamento, ma nel solco della tradizione, che recupererà la vitalità identitaria andata persa nei due anni di pandemia, tornando a coniugare sperimentazione, cinema popolare e di genere. Madrina dell’evento sarà l’attrice di “Cuori”, Pilar Fogliati. Il 40° TFF sarà anche un festival più snello. Il programma comprenderà 4 sezioni competitive – Concorso internazionale lungometraggi, Concorso documentari internazionali, Concorso documentari Italiani, Concorso cortometraggi italiani– , un Fuori Concorso dedicato alla produzione più interessante dell’anno in corso e alcuni Programmi Speciali. Tra i Programmi Speciali, sempre nello spirito e nella tradizione del festival, sarà dedicata al western una mini retrospettiva. Saranno proposti 6 titoli, scelti in una rosa di 20, diretti o interpretati da registi e attori cult e presentati in sala da cinefili e studiosi del genere, tra i quali Francesco Ballo e Marco Giusti. “Questi filmcaratterizzeranno il TFF per quello che deve tornare ad essere, cioè il luogo geometrico (anche) della cinefilia più estrema” dichiara Steve Della Casa.
DICEMBRE
GAM
Dal 2 dicembre a fine febbraio 2023
Edoardo Sanguinetti. Il volto del poeta
La GAM dedica a Edoardo Sanguineti - raffinato intellettuale, scrittore eccentrico e figura istrionica – una mostra in Wunderkammer che raccoglie oltre a diverse opere anche i ritratti che gli amici artisti (tra questi Carol Rama e Ugo Nespolo ed Enrico Baj) avevano dedicato al grande poeta. La celebrazione del critico letterario, docente universitario, regista e romanziere si colloca all’interno di “SanguiNetwork. Un ritratto del secolo breve”, progetto promosso dall’Università degli Studi di Torino, esteso ai cinque temi rappresentativi della produzione di Sanguineti – letteratura, teatro, musica, pittura, cinema e media.





