Economia e lavoro - 02 settembre 2022, 12:10

Mirafiori e indotto auto, la Fiom rilancia l'allarme: "Assunzioni e nuovi modelli, ma anche recupero materiali" (VIDEO)

Quattro giorni di Festa allo Sporting Dora con Conte, Landini, Fratoianni e molti esponenti del sindacato e delle istituzioni. Lazzi: "Torino si occupi di smontaggio auto per dare un futuro di lavoro"

Mirafiori e indotto auto, la Fiom rilancia l'allarme: "Assunzioni e nuovi modelli, ma anche recupero materiali"

Mirafiori e indotto auto, la Fiom rilancia l'allarme: "Assunzioni e nuovi modelli, ma anche recupero materiali"

Dal 6 al 9 settembre, negli spazi dello Sporting Dora. L'edizione 2022 della Festa della Fiom accende i riflettori su temi d'attualità, ma anche ferite aperte. Perché la Vertenza Torino lanciata poco prima del Covid vive oggi momenti ancora peggiori.

"La festa vuole essere uno tsunami che porta sulla costa tutti i temi centrali di questo periodo. A cominciare da Mirafiori", spiega Edi Lazzi, segretario provinciale di Fiom Cgil.

Mirafiori è ancora in difficoltà 

Lo stabilimento storico torinese "continua a essere in difficoltà, nonostante si sia lavorato in maniera continuativa. Ci sono ancora 500 persone in cassa integrazione in Carrozzeria, dove si è scesi da 2400 a 1600 persone, non contando chi è arrivato da Maserati", dice Lazzi.

Nella visione dei metalmeccanici CGIL, Torino deve continuare ad avere il simbolo dell'automotive, con un indotto che ha subito dei colpi, ma è ancora fondamentale. "In provincia ci sono ancora almeno 7000 imprese di indotto, non solo metalmeccaniche e che a vario titolo lavorano per l'automobile. E quindi tantissimi dipendenti".

Verso l'incontro con Tavares

"Servono più produzioni e dall'incontro con Tavares del 20 ci aspettiamo che sia la volta buona per avere modelli e nuove assunzioni. I carichi di lavoro, alla tensione produttiva, hanno portato a scioperi perché hanno ridotto al massimo, ma le condizioni non sono sostenibili. L'età media è di circa 54 anni, ma prima delle uscite incentivate era intorno a 58".

Il futuro? Nello smontaggio delle auto

Come Fiom "abbiamo chiesto di portare a Mirafiori la fabbrica dello smontaggio dell'automobile. Così da dare prospettiva a chi rischia di uscire dal mercato, come i 900 operai (erano 1100) delle meccaniche cambi o i lavoratori della Teksid, che fanno basamenti dei motori. Si aprirebbe uno scenario dell'economia circolare, del recupero del materiali e senza dimenticare il fotovoltaico".

"La politica ha abbandonato gli operai"

Tanti gli ospiti attesi. Da Maurizio Landini (martedì 6) a Giuseppe Conte (venerdì 9), che sarà sul palco con Nicola Fratoianni e Giuseppe Provenzano. Ma anche molti esponenti delle istituzioni locali (gli assessori Gianna Pentenero e Jacopo Rosatelli) e del sindacato, anche di altre regioni.

"Gli operai e i lavoratori in generale, dagli impiegati a molte altre figure, sono stati abbandonati dalla politica e il PD viene visto come una realtà lontana, il partito che li ha lasciati soli, facendo il Jobs Act con Renzi", punta il dito Lazzi. "Le nuove generazioni hanno a che fare solo con contratti a tempo determinato e precari. Non ci sono prospettive per i loro figli. E chi si dice schierato sul centrosinistra deve ricominciare a parlare con queste persone".

Lotta alle molestie e alla disparità di genere

Nella serata di giovedì 8 saranno presentati i dati di una ricerca che Fiom ha condotto tra le lavoratrici: "Volgiamo combattere le molestie sul luogo di lavoro, ma anche le disparità di genere in termini di salari e non solo. Vogliamo colmare questo gap".

Massimiliano Sciullo

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