Il centro destra unito nel portare avanti quella che loro stessi definiscono “la battaglia” per lo sgombero del centro Sociale Askatasuna.
“Il Partito Democratico non può permettersi di scappare, deve esprimersi - afferma Giovanni Crosetto (Fratelli d’Italia) durante la conferenza stampa organizzata insieme a Lega e Torino Bellissima -. E’ una battaglia che va fatta in campagna elettorale. Abbiamo ancora due Consigli, il 12 e 19 settembre. La nostra richiesta è che la mozione a mia prima firma e condivisa da tutto il centro destra venga discussa in uno di questi due consigli. Le modalità ci sono al momento, manca la volontà politica dell’Amministrazione”.
La mozione, in cui si richiede al Sindaco, rivolgendosi a questura e COSP, “lo sgombero dello stabile situato in Corso Regina Margherita 47 ed adibito abusivamente a sede del Centro Sociale Askatasuna”, è stata depositata lo scorso 10 marzo. Durante la Conferenza dei Capigruppo di venerdì 2 settembre tuttavia è stata negata la richiesta di inversione dell’ordine dei lavori per discutere la mozione in oggetto all’apertura del Consiglio Comunale di lunedì 5 settembre, con il voto della Capogruppo Conticelli (Partito Democratico) e della Capogruppo Ravinale (Sinistra Ecologista),
“Sono passati quasi sei mesi - ribadisce Crosetto - è stata discussa il 1° agosto, per altro senza le sigle sindacali di polizia presenti, ma il tema va avanti da trent’anni”.
“Continuare a strizzare l’occhiolino alla sinistra radicale è gravissimo. Temi come questo sono spesso elusi dalla Maggioranza" aggiunge la capogruppo Lega Elena Maccanti.
“Con Torino Bellissima sosteniamo questa mozione senza che venga posticipata continuamente” aggiunge Pierlucio Firrao, vice capogruppo Torino Bellissima.
Pronti a dare battaglia nel caso durante la prossima capigruppo si votasse per un altro rinvio. “Se non si invertirà, siamo pronti a manifestare il nostro dissenso e scendere in piazza davanti a Palazzo Civico per chiedere che il PD si esprima su questo tema entro il 19 settembre”.
Gli arresti
La mozione era arrivata dopo che la Digos della Questura di Torino aveva eseguito tredici misure cautelari nei confronti di altrettanti esponenti del Centro sociale Askatasuna, indagati di aver assaltato i cantieri di Chiomonte e San Didero con pietre, bulloni, fuochi d'artificio e materiale infiammabile.
Due dei leader (tra cui il leader storico del Centro Sociale) sono finiti in carcere, altri due sono agli arresti domiciliari, mentre le altre 9 misure riguardano obblighi di firma e divieti di dimora.
“Questo è uno dei centri sociali più pericolosi d’Italia - sottolinea Crosetto -. Solo quest’anno abbiamo visto numerosi scontri, da quello davanti a Confindustria a quello di piazza Arbarello, che sono riconducibili ad Askatasuna”.
All’interno della mozione si richiede al Sindaco, rivolgendosi a questura e COSP, “lo sgombero dello stabile situato in Corso Regina Margherita 47 ed adibito abusivamente a sede del Centro Sociale Askatasuna”.
La replica del Pd
"Il PD non prende lezioni da nessuno in tema di legalità. Riconsegnare gli edifici, pubblici e privati, e i territori circostanti alla legalità, restituendo funzioni e servizi alle comunità locali è un impegno concreto che l’amministrazione comunale e la maggioranza stanno portando avanti dall’inizio del mandato", spiega Nadia Conticelli, capogruppo PD Comune. "Gli sgomberi non devono ridursi alla spettacolarizzazione del momento per finalità elettorali, ma liberare un immobile vuole dire avere un progetto di riutilizzo su quella stessa area e farlo concretamente partire".
I sindacati
Presenti alla conferenza anche i sindacati di polizia COISP, FSP, SAP, SIAP, SIULP che hanno confermato la pericolosità del centro sociale di via Regina Margherita, attivo ormai da 26 anni e contro il quale il Comune non ha mai presentato denuncia.
“Da sempre ci sono attività contro legge certificate dalle sentenze dei giudici, è insopportabile che chi amministra e chi governa non dia una risposta. Questo centro sociale è quasi sempre dietro le violenze che accendono durante le manifestazioni” commentano.