Scuola e formazione - 06 settembre 2022, 12:04

Università, la carica dei 2500 candidati per 477 posti per diventare medici e dentisti

In fila dalle 9 al Lingotto Fiere per il test di ingresso, tra tensione e aspirazioni. Una certezza accomuna tutti: "No al numero chiuso"

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Università, la carica dei 2500 candidati per i 477 posti per diventare medici e dentisti

Sono 2521 - da tutto il Piemonte e non solo - i candidati che oggi tenteranno di aggiudicarsi i 477 posti a disposizione per i corsi di laurea in Medicina e Chirurgia e Odontoiatria e Protesi Dentaria dell'Università di Torino.

Numeri in crescita rispetto al 2021

Numeri in crescita rispetto allo scorso anno di 300 unità, a cui si aggiungono quelli raddoppiati degli iscritti al test per Medicina e Chirurgia in inglese (1.134 candidati di cui 765 a Torino, gli altri sono nelle sedi estere del British, ndr) in programma il 13 settembre.

Test a risposta multipla con 60 domande

Il test di ingresso inizierà alle 13, terminerà alle 14.40 e consisterà in un test a risposta multipla con 60 domande. Tra gli aspiranti universitari, in coda dalle 9 fuori dal Lingotto Fiere, regna una certezza: il no al numero chiuso: "Gli oltre 2 anni pandemia - spiegano Edoardo, Lorenzo, Paola e Francesco - hanno mostrato l'insufficienza di medici, con sovraccarichi nei Pronto Soccorso; sarebbe importante rimuovere il numero chiuso per supportare una sanità compromessa". A fargli eco sono Michela e Letizia: "Lo trovo profondamente sbagliato" commenta la prima. "Bisognerebbe almeno aumentare i posti disponibili perché 400 su oltre 2mila candidati sono davvero pochi" aggiunge la seconda.

La richiesta: "No al numero chiuso"

Molto diverse, invece, sono sia le aspirazioni che i metodi di studio utilizzati: "Cambiano i testi - prosegue Edoardo - e i corsi di preparazione ma sono carico, con la giusta tensione e con il cuore in pace. Il mio obiettivo è specializzarmi in medicina dello sport".

"Ho scelto medicina - dice ancora Michela - perché sono innamorata del corpo umano e vorrei studiarlo. La preparazione è stata difficilissima perché  i corsi sono a pagamento e sono richieste competenze spropositate di biologia, chimica e fisica; sono però contenta che ci sia meno cultura generale".

Tra sogni e speranze

A fornire punti di vista alternativi, infine, sono Chiara, Ilaria e Arianna: "Per chi come noi - dichiarano le prime due - è appena uscito dal liceo sarà difficile entrare rispetto a chi ha già una laurea in biologia, biotecnologie o chimica. Un briciolo di speranza comunque c'è e speriamo di poter seguire la nostra vocazione".

"Voglio fare medicina - conclude Arianna - per fare qualcosa verso chi, come le donne, spesso non ha voce, nemmeno sulla propria salute".

Marco Berton

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