Politica - 12 settembre 2022, 19:21

Rilanciare la cultura musicale locale dopo il successo di Eurovision

Lo chiede la mozione approvata dal Consiglio Comunale. La Sala Rossa chiede anche il rilascio del certificato di idoneità alloggiativa entro trenta giorni dalla domanda

Rilanciare la cultura musicale locale dopo il successo di Eurovision

Dopo il successo dell’edizione torinese dell’Eurovision Song Contest, la Città rilanci la cultura musicale plurale e diffusa, promuovendo la vocazione musicale, culturale e attrattiva della città. Lo chiede la mozione approvata il 12 settembre 2022 dal Consiglio Comunale di Torino con 21 voti favorevoli, 1 contrario e 5 consiglieri astenuti.

In particolare, il documento chiede investimenti in strategie di marketing territoriale e l’utilizzo di strumenti di comunicazione in più lingue per dare risalto e promuovere la ricchezza dei luoghi e dell’offerta musicale della città, anche presso i visitatori stranieri.

Si domanda anche la mappatura, il riconoscimento e il supporto economico e progettuale dei luoghi significativi della musica a Torino e l’istituzione di momenti periodici di dialogo e lavoro comune tra la Città e gli operatori e le operatrici del settore musicale – sul modello degli Stati Generali della Cultura e della Musica – come motore di conoscenza, sviluppo e innovazione strutturale e di lungo periodo.

La mozione propone anche l’introduzione di servizi, sgravi e facilitazioni per gli spettacoli dal vivo e il supporto, anche attraverso processi di co-progettazione pubblico e privato, a percorsi di formazione e orientamento professionale e di accesso al finanziamento per gli spazi e i relativi posti di lavoro per la produzione creativa musicale, anche al fine di agevolarne la nascita di nuovi, al fine di dare opportunità a giovani di talento che stanno considerando carriere legate all’ambito musicale.

Si prevede il coinvolgimento della rete culturale e musicale nell’ambito della ricerca di soluzioni ai conflitti tra residenti e aree interessate dalla “movida” alla “mala-movida”, anche in merito alla rigenerazione urbana e pianificazione strategica di aree per la socialità serale e notturna. Infine, il testo chiede il rafforzamento delle linee notturne di trasporto pubblico (sul modello “Nightbuster”) per facilitare la fruizione dei numerosi eventi culturali e musicali durante l’intero arco dell’anno.

Con il voto di una mozione il Consiglio chiede il rilascio del certificato di idoneità alloggiativa entro trenta giorni dalla domanda, come previsto dal Regolamento comunale in materia (n. 297).

Il certificato - previsto dal Testo Unico sull’Immigrazione - attesta quante persone possono abitare in una casa in funzione della sua superficie e della rispondenza dell’abitazione ai requisiti igienico-sanitari e di sicurezza. La normativa prevede che il cittadino o la cittadina straniera di provenienza extra UE debba produrre il documento riguardante la propria abitazione in molte situazioni basilari per la vita delle persone (visti per ricongiungimento familiare, contratti di lavoro, permessi di soggiorno e altri casi).

Il documento è rilasciato dalla Città (oltre tremilacinquecento le richieste giunte alla divisione edilizia residenziale pubblica nel 2021) e il tempo per ottenerlo è di circa centoventi giorni se non più.

Il Consiglio impegna la Giunta a incrementare il personale comunale adibito al rilascio del certificato; ad attivare convenzioni con gli ordini professionali competenti (geometri, architetti) per agevolare i tempi; a coordinarsi con la Questura e la Prefettura in modo che gli stranieri presenti a Torino possano accedere celermente al documento; a chiedere al Governo e al Parlamento la modifica del Testo Unico sull’Immigrazione considerato che il documento è chiesto soltanto alle persone straniere extra UE e “appare discriminatorio”.

 

comunicato stampa

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