Cultura e spettacoli - 15 settembre 2022, 11:03

Dalla fabbrica al cinema: la terza edizione dei Job Film Days parla di donne e di sicurezza sul lavoro

Dal 27 settembre al 2 ottobre, in programma 60 titoli: 10 anteprime nazionali e una mondiale. Ospite la regista Francesca Comencini, che terrà una masterclass. Wilma Labate presidente della giuria

Dalla fabbrica al cinema: la terza edizione dei Job Film Days parla di donne e di sicurezza sul lavoro

Aumentano i partner (oltre 40), i giorni di programmazione (7), i cinema ospitanti (il Greenwich Village si aggiunge a Massimo e Centrale). E il programma si arricchisce di 10 anteprime nazionali e una mondiale, per un totale di oltre 60 film da 22 diversi paesi, selezionati fra più di 450 pellicole: si presenta così la terza edizione dei Job Film Days, in programma a Torino dal 27 settembre al 3 ottobre.

Un viaggio che parte dalla fabbrica e arriva direttamente al cinema, per portare sul grande schermo i film - italiani e stranieri - che trattano le problematiche e i grandi temi legati al mondo del lavoro. La direzione è affidata ad Annalisa Lantermo, mentre Wilma Labate sarà la presidente della giuria lungometraggi. Ospite speciale Francesca Comencini: la regista presenterà tre film suoi film e terrà una masterclass.

Numeri e novità

L’edizione 2022, per i Job Film Days, sarà la più grande realizzata finora. Le sale ospiteranno i film ma anche dibattiti, incontri ed eventi per le scuole.

I Job Film Days hanno in programma 7 film nel Concorso internazionale lungometraggi – al quale da quest’anno sono ammesse anche opere di finzione – per il Premio Cinematografico Internazionale “Lavoro 2022” JFD – INAIL Piemonte. Fra le pellicole si contano ben quattro anteprime nazionali, da Cile, Svizzera, Madagascar e Iran, cui si aggiungono tre film italiani. Sono opere che non solo aprono finestre sul mondo del lavoro, ma consentono un confronto fra differenti culture.

In concorso poi 13 cortometraggi per il premio Job for the Future 2022 JFD – Camera di Commercio di Torino, dove si scoprono piccoli frammenti di vita lavorativa, dove lo sguardo anche inconsueto, come quello di un macchinario, consente di riconsiderare il proprio punto di vista. Oltre a sei titoli italiani ci sono due lavori francesi, due spagnoli e uno per nazione da Austria, Polonia e Paesi Bassi.

In totale i film proposti saranno oltre 60 film, di cui 10 anteprime nazionali e una anteprima mondiale, le proiezioni saranno precedute da brevi pillole realizzate da Aamod – Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico con una selezione tratta dal suo ricco patrimonio.

"Quest’anno la crescita dei partner ha consentito di ampliare gli argomenti e creare una programmazione in stretta collaborazione con loro – afferma Annalisa Lantermo –. Fra le novità, la presenza delle scuole di formazione professionale, oltre alle scuole superiori, che rappresentano una parte importante del festival, e un approfondimento sul lavoro nel settore giudiziario. Nel focus dedicato all’Est Europa abbiamo infatti due eventi dove raccontiamo la battaglia della Magistratura polacca a seguito di una legge che riduce ampiamente la sua autonomia e la storia di un’avvocata che difende le persone arrestate dopo le manifestazioni di piazza in Russia. C’è poi un’altra novità che riguarda il settore dell’artigianato, quest’anno trattato in due eventi dedicati".

Nel complesso, sono 22 i Paesi rappresentati: oltre ai 17 film italiani, fra titoli in concorso e fuori concorso, si segnala una nutrita presenza della Francia con 5 film, seguita dalla Serbia, con 3 titoli. Arrivano però opere da diversi angoli del globo, dagli Stati Uniti all’Iran, passando per CileMessicoVietnamCroaziaRussiaLituaniaBoliviaArgentina Madagascar. È ricca la rappresentanza europea con pellicole da SvizzeraAustriaSpagnaPoloniaPaesi BassiGermaniaGrecia e Repubblica Ceca.

Apertura e chiusura

Il film di apertura sarà Working Class Heroes di Milos Pusic (Serbia, 2022, 85’, doc), che fa parte della sezione Est Europa. L’evento, alla presenza di autorità e partner, si terrà il 27 settembre alle ore 20.30 presso la Sala 1 del Cinema Massimo, dove la proiezione sarà anticipata da una lettura dell’attrice e doppiatrice Elena Canone.

A chiudere il festival, dopo la cerimonia di premiazione, sarà invece La caja / The Box di Lorenzo Vigas (Messico/Stati Uniti, 2021, 92’), evento speciale in programma il 2 ottobre alle ore 20.30 presso la Sala 1 del Cinema Massimo. La pellicola sarà anche oggetto di un incontro per le scuole (il 30 settembre alle 10), organizzato con il Settore Scuole del Cinema Massimo Engim Piemonte.

Lunedì 3 ottobre, alle ore 18, si terranno inoltre le repliche dei film vincitori presso l’Auditorium del Complesso Aldo Moro dell’Università degli Studi di Torino (ingresso gratuito).

Ospiti

La regista Francesca Comencini, fra le voci più lucide del cinema italiano contemporaneo, sarà ospite con tre suoi film: Un giorno specialeIn fabbrica e Mi piace lavorare (Mobbing). Oltre a essere presente in sala per alcune proiezioni, terrà una masterclass giovedì 29 settembre alle ore 19 al Cinema Massimo, moderata da Giuseppe Gariazzo (gratuita su prenotazione: programmazione@museocinema.it).

Un’altra regista sarà al festival con un ruolo speciale. Si tratta di Wilma Labate, che presiederà la giuria del Concorso lungometraggi (completata da Giaime AlongeGiovanni AsaroMarianna Cappi e Luisa Morandini). Spesso impegnata su tematiche scomode e di forte impatto sociale, la regista ha presentato lo scorso anno il film La ragazza ha volato alla Mostra del Cinema di Venezia.

A presiedere la giuria del Concorso cortometraggi sarà invece Matteo Tortone, autore, produttore e direttore della fotografia, che guiderà Silvio AlovisioLudovico FremontLia Furxhi e Dario Gallina.

Da quest’anno, il festival ospita una nuova giuria, che sceglierà il miglior elaborato del Laboratorio di scrittura sulle tematiche del lavoro, presieduta dall’autore e regista di documentari Enrico Cerasuolo, completata poi da Luisella Fassino e Claudio Giapponesi. Molti altri ospiti parteciperanno al festival, intervenendo nei dibattiti e nei Q&A dopo le oltre 50 proiezioni che compongono il programma.

Cna Torino per il secondo anno consecutivo sostiene il jfd. Unica associazione imprenditoriale impegnata a valorizzare la cultura del lavoro autonomo nell'ambito del festival. Nel calendario l'appuntamento promosso da CNA Torino per parlare di talento e fatica attraverso la proiezione di un coraggioso film iraniano che racconta la voglia di fare impresa di due donne. Saranno ospiti due imprenditori torinesi che operano nel comparto della falegnameria.

Daniele Angi

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