I corsivi di Virginia - 17 settembre 2022, 10:15

Una task force contro il tempo che passa

"È un dato di fatto che non si possa vivere in eterno"

Una task force contro il tempo che passa

È un dato di fatto che la ricerca scientifica sulle staminali e la rigenerazione dei tessuti e degli organi per la parte intesa come corpo umano e le innovazioni legate alla medicina estetica per la parte esteriore cioè la bellezza, stiano combattendo su un fronte contro il tempo, direi in maniera importante, ma senza vittoria finale.

Quello che siamo geneticamente e il nostro stile di vita (alimentazione, stress…) contribuiscono moltissimo ad accelerare il processo di invecchiamento. L’aspetto positivo di questa task force contro il tempo è quello di aiutarci a vivere in piena salute e nel migliore dei modi. Molto possiamo fare noi stessi. Dobbiamo adottare delle abitudini quotidiane, promuovendo degli stili di vita per il benessere sia fisico che mentale. In ultimo non posso non sottolineare ancora una volta che è imprescindibile l’importanza di una corretta alimentazione, di una costante attività fisica ad oltranza e di rapporti sociali attivi e ricchi di interessi vari per il nostro benessere psicofisico mantenendo attiva la nostra mente e abbassando il livello di stress. 

Parlando di attività fisica dobbiamo ricordarci di farci seguire all’inizio da specialisti che ci preparino un progetto a medio e a lungo tempo per contrastare il processo di invecchiamento dei muscoli e del nostro status corporeo. Purtroppo noi siamo abituati a considerare l’attività fisica solo se è intensa, mentre quello che dobbiamo imparare è che il piano di allenamento contrasti la riduzione del volume dei muscoli, ci mantenga elastici, tonici e con tanta flessibilità. 

Gli allenamenti troppo intensi e troppo frequenti non fanno dimagrire e aumentano il processo di invecchiamento. Ad esempio correre tutti i giorni, fare sedute in palestra troppo intensive, consumano eccessivamente il nostro organismo sviluppando un eccesso di radicali liberi. La scienza oggi ci dice che certi tipi di allenamento rallentano l’invecchiamento, mentre un’attività troppo intensa e aerobica lo può accelerare. L’obiettivo è individuare, insieme a uno specialista trainer, il punto finale da raggiungere e il percorso da fare. 

Il Dott. Marco Zanetti, nutrizionista e biologo, ha dedicato molti studi e scritto un libro dal titolo: “Guida completa alla nutrizione e allenamento antiage”, con una interessante prefazione di cui dobbiamo fare tesoro: “l’attività fisica intensa velocizza il processo di invecchiamento e alimentarsi scorrettamente favorisce l’invecchiamento”.

Dott. Zanetti, cosa vuole comunicarci con questo libro? 

“Anni fa decisi di raggruppare le cause principali dell’invecchiamento. Partii dall’analisi delle cause dell’invecchiamento per poi passare organo per organo ed apparato per apparato al perché e al come invecchiano e quindi a come fare per rallentare il tutto, quando possibile. Successivamente abbinando la Fisio Dieta, ovvero l’alimentazione costruita attorno alle tue caratteristiche, analizzo nel testo chi siamo, qual’ è la storia dei nostri genitori, quali sono le nostre patologie per aiutarti a capire come fare per prevenire e rallentare il naturale invecchiamento. A volte le cose sono molto più semplici di quanto pensiamo”. 

Quale ruolo può avere l’attività fisica e perché lei sconsiglia allenamenti super intensi e ci dice che accelerano l’invecchiamento? 

“Perché l'intensità di allenamento elevata aumenta la produzione di radicali liberi che il corpo da giovane riesce a contrastare bene, ma con gli anni diventa sempre più difficile. La produzione di radicali liberi è alla base dell'adattamento muscolare e della risposta del fisico allo sforzo ed è normale. La parte però negativa è che consumano anche il corpo e, se in eccesso, accelerano l’invecchiamento. In sintesi i radicali liberi, che vengono prodotti da diversi fattori esterni, come l’eccesso di sport, il fumo, l’eccesso di sole e l’inquinamento, e così via, sono prodotti di scarto che vanno a ossidare l’organismo, creando un disequilibrio. In questo caso ricorriamo agli antiossidanti come vitamine A e C ed E, che dovrebbero essere comunque suggeriti da uno specialista in base alla propria genetica, proprio per contrastarli e riequilibrare insieme a una tabella di fitness adeguata". 

Ci aiuta a capire come mai lei ci suggerisce di usare i pesi nella nostra attività fisica sempre di più in rapporto agli anni? 

“Perché la sarcopenia (perdita di massa muscolare) è una conseguenza della riduzione ormonale e dell'invecchiamento. Uno dei modi per contrastare questa perdita in modo efficace è l'uso di pesi moderati con un allenamento isotonico cioè sottoporre i muscoli ad un movimento compiuto sotto lo sforzo di un peso costante, ad esempio i famosi squat, gli affondi, il plank e il più conosciuto push up, così importante per gli uomini. Si possono sviluppare e tenere i muscoli tonici anche a 100 anni!”. 

Lo zucchero temibile nemico che ruolo dovrebbe avere nella nostra dieta?. È proprio necessario abolire ogni “dolcezza” che ci solleva e ci gratifica? 

“Assolutamente no. Lo zucchero bianco deve essere moderato, ma noi abbiamo enzimi per digerirlo. Le dolcezze devono essere equilibrate nelle giornate e non eliminate. Ad esempio, dopo un allenamento oppure a colazione e forse mai dopo un pasto abbondante, se non saltuariamente e quando l'umore ce lo chiede....”. 

Quali sono le sue istruzioni per l’uso per poter restare in forma il più a lungo possibile? 

“Tantissime ed è difficile in poche righe elencarle tutte, ed è anche un mio personale invito a leggere il libro, e dormire bene. Scegliere alimenti biologici, mangiare equilibrato e non con metodi estremi e iperproteici, svolgendo regolare attività fisica 3-4 volte a settimana”. 

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Virginia Sanchesi

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