Dopo la tappa con i colleghi del Partito Democratico davanti all'Iveco di via Puglia, Andrea Giorgis - accompagnato da Gianni Cuperlo - oggi ha scelto Mirafiori e la storica porta Due per incontrare il mondo operaio, a pochi passi da dove due sere fa è toccato al leader della Lega Salvini, portare la sua campagna elettorale.
"Tagliare le tasse ai più ricchi insulto all'intelligenza"
"Tagliare le tasse solo ai più ricchi è un insulto all'intelligenza e un danno per tutti - dice Giorgis, candidato al Senato -. Il fisco deve essere progressivo e deve essere in grado di finanziare servizi essenziali a cui non possiamo rinunciare: basta pensare alla sanità, alla scuola, ai trasporti, alla sicurezza, alla tutela dell’ambiente. Occorre invece ridurre le tasse sul lavoro e così aumentare i salari".
"Transizione ecologica che garantisca crescita e occupazione"
Mirafiori è un centro di gravità, in queste ore, per la città della Mole, visto che proprio il 20 settembre ha fatto la sua visita qui anche l'ad di Stellantis Tavares. E sul tavolo ci sono due progetti per lo stabilimento: i cambi per l'ibrido e lo smantellamento delle auto usate. "Serve una vera e seria transizione ecologica che permetta al nostro Paese crescita e occupazione".
Intanto gli operai entrano con il cambio turno. Alcuni si fermano a parlare, condividendo le valutazioni su ciò che ha detto Tavares ("un segnale è arrivato", commenta Cuperlo). Alcuni raccolgono il volantino. Altri passano con atteggiamento decisamente meno accondiscendente, verso i politici presenti.
"Si fanno vedere solo quando ci sono le votazioni", sbuffa un operaio. E c'è chi passa inneggiando ad altri leader. Altri prendono il volantino e ringraziano.
"La politica ha molto da farsi perdonare con gli operai"
Sulla rabbia di molti operai Giorgis commenta: "È una parte di società che soffre, che giustamente si lamenta e pone delle questioni serie. Ma sono persone che riconoscono nel PD un interlocutore che ha capito l’importanza e la centralità del lavoro. E ha capito come un lavoro meglio retribuito, svolto in condizioni di massima sicurezza e non precario è il presupposto di ogni crescita e sviluppo del Paese. Anche l’Europa del resto oggi ci dice questo e ci invita ad intervenire per tutelare occupazione e salari".