Eventi - 03 ottobre 2022, 15:12

Settimo Torinese "scopre" il suo nuovo parco, intitolato all'ex sindaco Giovanni Ossola [FOTO]

Il primo cittadino guidò il Comune per 17 anni e fu anche assessore provinciale. La figlia Pamela: "Un segno dell'amore che lui provava per la città"

Inaugurazione parco Ossola a Settimo Torinese

Inaugurazione del Parco intitolato a Giovanni Ossola

Un parco per ricordare una figura fondamentale nel recente passato della città di Settimo Torinese. Nelle scorse ore il Comune ha intitolato il parco del Po a Giovanni Ossola.

Ossola è morto all'età di 67 anni, ma è stato sindaco di Settimo per 17, fino al 2004. Proprio il parco è stato uno dei progetti che più aveva a cuore, quando vestiva la fascia tricolore. Ma il suo apporto all'amministrazione pubblica non si è limitato al Comune settimese: è stato anche consigliere e assessore alla Viabilità dell'allora Provincia di Torino.

"Ci sono tante persone qui, oggi, a ricordare Giovanni Ossola: il mondo dell'amministrazione, della politica, ma anche dell'associazionismo locale", ha fatto notare con piacere la sindaca attuale di Settimo, Elena Piastra. E con lei ha preso la parola anche Silverio Benedetto, per molti anni al fianco di Ossola anche nella veste di presidente del Consiglio comunale: "Un'istituzione verso la quale Ossola ha sempre avuto un enorme rispetto, tanto da aver voluto istituire la fascia rossa e blu che ne contraddistingue la presidenza".

"Ritengo Giovanni Ossola - ha aggiungo Benedetto - un grande sindaco e un grande uomo: 17 anni alla guida della città l'hanno trasformata completamente. E come uomo non è possibile che parlarne bene: è stato per me un grande esempio. Ed è bello che questo parco, che è una sua creatura, oggi porti il suo nome: lo raccontava come fosse un figlio suo".

E a proposito di figli, proprio Pamela Ossola ha voluto ricordare il padre ringraziando "tutti i presenti e l'amministrazione che ha reso possibile questa intitolazione. Per lui Settimo era davvero un pezzo di famiglia, come un figlio: spesso mi portava in giro, anche la sera, a vedere cosa non andava, il semaforo che non funzionava, il tombino fuori posto. Aveva un amore per questa città che è anche difficile da descrivere. E' fantastico avere un pezzo della città che porta il suo nome".

Tancredi Pistamiglio

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