Altri sport - 16 ottobre 2022, 17:00

Tennis in carrozzina, a Torino il “ritorno” della leggenda Mazzei: subito campione dopo 6 anni di stop

L'atleta bolognese, 5 volte paralimpico è al suo 18° titolo tricolore, agli assoluti italiani ha dominato gli avversari dal primo all'ultimo incontro, dimostrando ancora tutto il suo valore

Atleta paralimpico carrozzina

Fabian Mazzei / foto di Salvatore Giordano

Partecipare a 5 Paralimpiadi e ad altre svariate competizioni nazionali e internazionali, vincere 17 titoli italianismettere per 6 annitornare e laurearsi subito nuovamente campione, tutto questo alla soglia dei 50 anni. Sembrerebbe impossibile, se non fosse per il protagonista del racconto, ovvero Fabian Mazzei, vera e propria leggenda del tennis in carrozzina nostrano, che lo scorso weekend si è laureato Campione d'Italia per la 18° volta in carriera.

Dominio assolut\o

Nonostante il lungo stop, Mazzei ha letteralmente sbaragliato la concorrenza, dominando gli avversari dal primo all'ultimo turno: dopo aver superato Marco Pincella per 6-3 6-1 e Marco Colombo per 6-0 6-0, infatti, il tennista bolognese ha battuto ai quarti Luca Spano 6-2 6-2 e in semifinale il numero 2 in Italia e testa di serie n° 1 Edgar Scalvini 6-0 6-0, prima di completare l'opera con Antonio Cippo (atleta del CUS Torino, numero 3 in Italia e testa di serie n° 2 del tabellone) in finale per 6-3 6-1.

Ritorno al futuro

Per Mazzei si è trattato di un vero e proprio “ritorno al futuro”, con i riflettori verso i prossimi obiettivi: “Ho ricominciato – ha ammesso – solo perché il mio amico Marco Pincella mi ha chiesto di giocare in doppio con lui e, alla fine, ho deciso di rimettermi in gioco: devo dire che è andata molto bene, non pensavo di arrivare fino in fondo. Adesso la voglia e l'entusiasmo mi sono ritornati, vorrei partecipare a qualche torneo internazionale per fare un po' di classifica e poi vedremo. Paralimpiadi? Ci devo pensare perché ne ho già fatte 5”.

Le premiazioni finali hanno lasciato spazio anche alle lacrime del campione, accolto con molto affetto da tutto l'ambiente: “Dopo la vittoria – ha commentato – non ci credevo perché sembrava tutto così irreale. Ritrovare tanti avversari che fuori dal campo sono come fratelli, inoltre, è stato davvero emozionante”.

Marco Berton

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