Attualità - 16 ottobre 2022, 07:00

Torino vuole sperimentare il bastone per ciechi ipertecnologico: si illumina e dà informazioni in tempo reale

LetitSmart, ideato da un ricercatore informatico ed elettronico, vuole garantire una maggiore visibilità e sicurezza: "Lo testeremo in ambiente cittadino"

bastone per ciechi

Un nuovo bastone per ciechi fornirà maggiore sicurezza e informazioni a chi lo usa

LetitSmart è pronto a sbarcare a Torino: si tratta di un bastone ipertecnologico destinato a migliorare la mobilità delle persone cieche e ipovedenti. Dagli uffici comunali, nel frattempo, hanno fatto sapere di voler valutare una sua sperimentazione in città.

Cos'è LetitSmart

Le innovazioni principali di LetitSmart – ausilio prodotto dall'azienda Scen - sono portate da due sistemi integrati: “voce”, grazie a radiofari installati negli spazi urbani, consente alla persona che lo utilizza di ricevere informazioni sugli attraversamenti pedonali sonori, sulla presenza di vari punti di interesse e sul trasporto pubblico locale in fermata; “luce”, grazie a una luce bianca a led, permette invece di aumentare visibilità in strada migliorando la sicurezza: “Essendo ipovedente - ha spiegato l'autore del progetto Marino Attini – conosco l'importanza dell’autonomia e della sicurezza. Grazie a LetitSmart potremo conoscere lo spazio circostante e renderci più visibili”.

Le intenzioni del Comune e l'accoglienza dell'Unione Ciechi

Ad aprire alla sperimentazione di LetitSmart sono gli uffici comunali: “Valuteremo - ha annunciato l'architetto ed esperto di accessibilità Christian Tarasco - un progetto di urban testing nel contesto città, confrontandoci con l’UICI cercando di capire come intervenire sul suolo pubblico e coinvolgendo l’assessorato a commercio e turismo”. Il nuovo ausilio soddisfa anche le aspettative dell'UICI, partner nel progetto: “Le tecnologie - hanno commentato il presidente regionale Franco Lepore e quello provinciale Giovanni Laiolo – permettono di avere strumenti innovativi a costi non eccessivamente proibitivi, noi dovremo utilizzarli in modo consapevole abbracciando il principio della vita indipendente. Ci rivolgeremo alle autorità locali e a GTT per un'applicazione concreta”.

Marco Berton

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