Non più Torino Wireless, ma Piemonte innova. Per ampliare il proprio raggio di impatto, a cominciare dal nome. Ma anche per proporsi come un interlocutore per pmi e piccoli Comuni soprattutto di fronte alla sfida del Pnrr e dei 300 miliardi disponibili per l'Italia (insieme ai Fondi Europei 2021-2027). "C'è un momento di forte spinta, anche con il rinnovo del consiglio di amministrazione e abbiamo deciso di rilanciare la Fondazione, dedicandoci a piccole imprese e amministrazioni che da soli non potrebbero farcela", spiega Laura Morgagni, direttore di Piemonte Innova.
35 persone con 40 progetti allo stadio
Lo staff è composto da 35 persone, con 40 progetti allo studio per oltre 300 milioni di investimenti già attivati e un patrimonio di 3000 imprese, con circa 400 di loro che ogni anno chiedono una mano. E dopo 20 anni d'attività la Fondazione (oltre a salutare l'ingresso di tre nuovi soci come Unioncamere, Csi Piemonte e Camera di Commercio di Cuneo) ha scelto di darsi nuove missioni, tra sostenibilità ambientale, intelligenza artificiale e cybersecurity. "Senza transizione digitale non si può pensare a quelle ambientale ed energetica. Ecco perché vogliamo individuare i bisogni che hanno i piccoli, per poterli accompagnare nel cammino", prosegue Morgagni.
Emergenza sicurezza, soprattutto dopo la guerra
La situazione geopolitica ha portato poi all'emersione di una grande emergenza: quella della sicurezza. "La cyber security è uno dei temi prioritari di cui ci occupiamo - sottolinea Massimiliano Cipolletta, che di Piemonte Innova è presidente - ma se prima si trattava soprattutto di attacchi per ottenere un riscatto e quindi restituire i dati, con la guerra in Ucraina ci siamo trovati di fronte a una situazione ben diversa, più insidiosa perché mossa dalla volontà di fare danni e creare disagi".
"Il 90% degli attacchi - aggiunge Cipolletta - ha successo per imperizia di chi dovrebbe difendersi. Sono chi si difende coloro che aprono la porta".
Pandemia e nuove esigenze per deboli e fragili
Uno sguardo particolare è dedicato al terzo settore. "Con la fase pandemica sono aumentate le necessità digitali delle fasce deboli che però non erano in grado si interagire".
E senza dimenticare il medicale: "La telemedicina è una prospettiva emergente, anche legata al metaverso. Ma non il metaverso da convegno, come lo chiamo io. Quello con ricadute pragmatiche". Per esempio, le applicazioni di simulazione per facilitare l'adattamento di soggetti fragili a situazioni che altrimenti fornirebbe stress, magari simulando lo spazio come un gioco.
"Ma con le simulazioni di gaming si possono anche individuare la propensione degli utenti alla ludopatia", dice ancora Cipolletta.
Spazio per la Pubblica amministrazione
"Sul fronte della pubblica amministrazione, invece, lo spazio dell'innovazione digitale può dare un contributo per fornire servizi al cittadino, ma senza farli spostare e quindi abbinando la comodità alla riduzione delle emissioni legate agli spostamenti".
"Il vero gap da colmare ormai è tra chi usa e chi non usa il digitale", conclude Cipolletta. "E non è detto che si possa ripresentare un'occasione come quella del Pnrr. Nel digitale attendere non è una buona strategia: accumulare ritardo potrebbe voler dire non riuscire mai a raggiungere il livello degli altri".
Un investimento continuo, per tutti i settori
Come sta il Piemonte? "La situazione attuale è buona, ma serve capire che il digitale è un cantiere sempre aperto. Non si tratta di una spesa straordinaria, ma è un investimento importante e incrementale, cresce di anno in anno. Genera valore e dà continuità all'investimento iniziale, più consistente".
I settori che possono beneficiare dell'innovazione digitale vanno anche oltre l'industria manifatturiera, basti pensare all'agricoltura (per le colture di precisione e non solo), "ma anche il turismo, con una vocazione sempre più legata a una fase esperienziale, magari con realtà aumentata e materiali digitali già ricevuti a casa, prima di partire", conclude Cipolletta. "La cultura è un po' più reticente, perché teme di cadere bella spersonalizzazione".