A pagare il conto più salato dell’inflazione sono le famiglie che risiedono nella città più grandi. Tra queste anche Torino. A dirlo è l’elaborazione dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre che piazza la provincia del capoluogo piemontese al terzo posto tra quelle più penalizzate d’Italia, subito dietro Roma e Milano.
A Torino l’inflazione si porta via 3,85 miliardi di risparmi famigliari, basandosi sull’ipotesi che le famiglie abbiano tenuto dli stessi risparmi di inizio 2022 e l’inflazione resti quella stimata all’8%.
A essere più colpiti sono in particolare i cittadini meno abbienti. La Cgia suggerisce una soluzione a tre: “riduzione della spesa corrente e taglio della pressione fiscale. “Alimentare la domanda aggregata di beni e servizi”.





