Benvenuti nel "nuovo" autunno torinese, al tempo del cambiamento climatico. Sono letteralmente “folli”, sopra la media, le temperature nel capoluogo piemontese. Quasi 27 gradi in un centro commerciale, 26 per chi si muove in metropolitana.
I riscaldamenti sono spenti a Torino, ma nessuno sembra davvero accorgersene. Come se fosse estate. Eppure il calendario non mente e ricorda a tutti la data: ultimi giorni d’ottobre. Un ottobre mai così caldo, tanto da indurre il sindaco di Torino Stefano Lo Russo a posticipare al 3 novembre l’accensione dei riscaldamenti. Farlo oggi, oltre che inquinare, contribuirebbe ad alzare inutilmente la temperatura nelle case e negli edifici pubblici, generando inoltre un problema di costi.
Negli edifici comunali ci si può muovere tranquillamente in maglietta o con una camicia leggera. A Palazzo Civico il termometro segna 24,1 gradi con il 63% di umidità. In Regione va un po’ meglio: i gradi sono 22,9, l’umidità si ferma al 61%.
Nelle abitazioni private difficilmente il termometro scende sotto i 21 gradi, nonostante i termosifoni spenti, e a anche chi si sposta con il più utilizzato mezzo di trasporto (la metropolitana) si ritrova a “sudare”: nelle stazioni, nonostante si trovino sotto terra, la temperatura è di 25,2 gradi. Ma è dentro i vagoni che, pur con il riscaldamento non presente, il termometro arriva a segnare 25,8 gradi. E nel centro commerciale Le Gru? Lo shopping si fa con 26,9 gradi e il 58% di umidità. Temperature estive, in pieno autunno. Se ancora così possiamo chiamarlo.