Cultura e spettacoli - 03 novembre 2022, 16:06

The Others 2022: un labirinto di Pacman per creare dialogo tra pubblico, artisti e galleristi [FOTO E VIDEO]

La fiera dell’arte “democratica” apre fino a domenica a Torino Esposizioni

The Others 2022: un labirinto di Pacman per creare dialogo tra pubblico, artisti e galleristi [FOTO E VIDEO]

11esima edizione per la fiera dell’arte “democratica” che fino al 6 novembre occupa gli spazi di Torino Esposizioni, proprio dove un giorno sorgerà la nuova biblioteca. 

Oltre 60 gallerie arrivate da Italia e paesi esteri

Oltre 60 le gallerie, spazi non profit e artisti run space provenienti dall’Italia e da Paesi esteri come l’Albania, la Danimarca, il Giappone, il Perù e la Slovacchia. Insieme proporranno il lavoro di artisti di diverse generazioni.  

Il labirinto tema del 2022

Tema di quest’anno è quello del labirinto. “Il labirinto è un gioco, ma anche un modo per l’arte di essere più leggera. Questo settore ogni tanto se si prendesse un po’ più di leggerezza, forse ne trarrebbe giovamento” commenta il fondatore Roberto Casiraghi

Interdisciplinarità, dialogo tra generazioni, ma anche la relazione tra uomo e nuove tecnologie, sono le parole chiave di questa edizione della fiera che ospiterà tra gli altri anche l’artista ucraino Ira Lupu, all’interno della galleria londinese Darling Pearls  & Co, ma anche l’artista e performer italiana Ambrosia, presentata dal duo curatoriale Tino & Kramer. 

The Others che nasce come fiera site specific per riqualificare spazi abbandonati, prosegue nel suo obiettivo e quest’anno all’intento di Torino Esposizione intende proprio far perdere gli spettatori.  

"Perdersi e poi trovarsi per farsi coinvolgere dallo spettacolo" 

Il mio invito è perdersi e poi trovarsi. Lasciarsi sconvolgere all’interno di questa kermesse, senza preconcetti e godersi lo spettacolo”. 

Era fondamentale - aggiunge il direttore artistico Lorenzo Bruni - non avere un centro per avviare il dialogo tra espositori, galleristi, artisti, pubblico. Un dialogo che è anche e soprattutto tra generazioni su temi attuali. La nostra mission resta e resterà sempre quella di proporre un’arte non ingessata e non snob, creando una rete democratica”.

Chiara Gallo

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