Come un film già visto. È bastato il primo freddo torinese, in un autunno fino ad ora decisamente mite, perché i clochard tornassero ad accamparsi in piazza San Giovanni, proprio di fronte al Duomo di Torino.
Cinque i rifugi di fortuna allestiti
Sono già cinque i rifugi di fortuna allestiti nel porticato degli uffici comunali: qualche cartone, un paio di coperte. Ma anche bottiglie e sacchetti, avanzi di cibo. Segni inequivocabili di vita, soprattutto notturna.
Polemiche e discussioni
Eppure, nemmeno un anno fa la presenza dei senzatetto davanti al Duomo aveva fatto discutere, tanto che il Comune aveva deciso di transennare l’area, per non permettere ai clochard di accamparsi in quello spazio. Poco dopo, Palazzo Civico aveva contattato la Croce Rossa per allestire un dormitorio in tenda, in modo che gli invisibili potessero trovare riparo dal freddo anche in un luogo centrale.
Dopo un anno, nulla sembra essere cambiato
Dopo meno di un anno, nulla pare essere cambiato: i clochard iniziano a far capolino in un luogo considerato strategico per posizione: di giorno i senza tetto della città chiedono elemosina in centro, frequentano mense. Di notte, quando il termometro si abbassano, portano le poche cose che gli rimangono sotto il porticato e si riparano dal freddo. Una routine che si consuma giorno dopo giorno, sempre nello stesso modo. La palla passa ora a Palazzo Civico: come verrà gestita piazza San Giovanni questo inverno?
Rosatelli: "Lavoriamo per trovare sistemazione dignitosa a tutti"
“Noi abbiamo sempre cura delle condizioni delle persone che dormono sotto tutti i portici possibili, del centro e della periferia: il mio auspicio è che l’apertura del piano inverno, che aumenta i posti normalmente a disposizione delle persone, possa far sì che le persone che in questi giorni stazionano sotto i portici possano trovare una sistemazione più dignitosa” è il commento di Jacopo Rosatelli, assessore ai Servizi Sociali del Comune di Torino.