Un'area nascosta tra le ex Officine Grandi Motori e il “trincerino” della vecchia ferrovia Torino-Ceres e, per questo ma non solo, spesso dimenticata: adesso, per i residenti dei palazzi che si affacciano sul giardino di via Saint Bon e più in generale abitano nel quartiere Aurora a Torino, è giunto il momento di chiedere a gran voce alle istituzioni gli opportuni interventi di riqualificazione che, secondo gli stessi, da anni non vengono messi in atto.
Le problematiche
Per farlo, i cittadini hanno (per ora) presentato un'apposita istanza al presidente della Circoscrizione 7 Luca Deri e alla sua Giunta, al quale è stata allegata una raccolta firme con circa 90 adesioni, anche se non escludono l'ipotesi di lanciare una vera e propria petizione: “Oltre alla presenza di spacciatori - spiega Silvia Idrofano, una delle promotrici – e a siringhe disseminate ovunque, all'abbandono sconsiderato di rifiuti e ad atti di vandalismo, stiamo assistendo sempre più spesso a vere e proprie aggressioni, che stanno spingendo i giovani e gli anziani del posto a non frequentare più il giardino, per cui servirebbero più punti luce, telecamere e più passaggi da parte delle forze dell'ordine. La rete per arrampicarsi presente al centro dell'area, oltre a essere diventata il riparo di fortuna di alcuni senzatetto, è anche danneggiata risultando pericolosa per i bambini”.
Le richieste
A fronte di questa situazione problematica, la richiesta è quella di prevedere non solo azioni di contrasto al degrado, ma anche attività aggregative che prevengano e educhino alla cura degli spazi comuni: “Non vogliamo - specifica Idrofano – che la nostra istanza sia fine a se stessa: per le situazioni che riguardano le persone fragili, infatti, sarebbe opportuno che il Comune intervenisse maggiormente con i propri servizi a bassa soglia. A fronte di questo chiediamo, però, che gli spazi vengano riprogettati attraverso l'installazione di un piccolo palco al centro della gradinata per ospitare iniziative culturali in collaborazione con Aurora Lab e con le associazioni del territorio, la revisione complessiva dell'area giochi per i più piccoli con l'aggiunta di nuovi giochi e una recinzione per impedire l'intrusione dei cani, la ritinteggiatura del muro di cinta e la posa di nuovi cestini per i rifiuti”.
Le speranze
Le speranze dei residenti sarebbero ancora più grandi: “Con la definitiva copertura del trincerino – conclude – le 3 scuole di via Cecchi avrebbero accesso diretto al giardino e potrebbero usufruirne per le proprie attività senza dover fare il giro da corso Vercelli o via Cigna, mentre siamo ancora in attesa di novità sulle ex OGM, su cui nutrivamo molta fiducia ma su cui sembra essere tutto fermo. Il nostro sogno, infine, sarebbe quello di riuscire a dargli finalmente un nome scelto collettivamente”.