"Aspettiamo la pioggia buona, perché siamo ai minimi storici di precipitazioni cumulate e magari anche distribuita in maniera e non in modo inutile e dannoso, come successo in questi periodi". Confagricoltura guarda il cielo e spera, perché i tempi recenti lasciano parecchie angosce: poca acqua, ma anche temperature in rialzo con notti non più fredde come servirebbe per la produttività della pianta.
Squilibri che hanno portato a fenomeni come la moria del kiwi, ma non solo. "Anomalie sempre più frequenti, così come questo ottobre torrido di cui per ora nessuno parla, ma che lascerà segnali sulle stagioni agrarie", ammonisce Federico Spanna, del Settore fitosanitario della Regione.
Il timore, insomma, è che queste stagioni fuori media portino a emergenze o malattie. "Ormai - dicono gli agricoltori - abbiamo una sola stazione buona su cinque".
Ma l'andamento climatico straordinario (in senso negativo) pesa già sull'annata agraria che si chiude con il 2022. Tante le coltivazioni sottoposte a stress, come conferma il calo di prodotti come il mais. Leggermente meglio grano e orzo, mentre sembrano essersi salvati i mondi della frutta, soprattutto nocciola e uva.
A sostenere il settore, nonostante le difficoltà pratiche, hanno contribuito i prezzi, che sono saliti però anche a caso di rincari energetici e produttivi. "Il bilancio complessivo per ora è positivo, ma il futuro è incerto - dice Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte -. Le imprese sono spaventate dai rincari dei costi energetici ma anche di mangimi e foraggi per chi alleva. I prezzi all'origine non bastano a far quadrare i conti".
Nel frattempo calano le imprese agricole, scese in Piemonte del 13% in 5 anni. Dalle 46.667 del 2018 si è arrivati attuali 40.866. Crescono invece gli occupati: da 63mila a 81mila. Stabili i giovani, con gli under40 che arrivano al 14%.
Il nemico però non è solo in cielo, ma in terra: "Il problema dei selvatici è irrisolto, aggravato dalla peste suina - ribadisce Allasia -. Le imprese continuano però a impegnarsi con il miglioramento delle produzioni, l'innovazione tecnologica e la ricerca dei nuovi mercati. Ma alla politica chiediamo interventi rapidi".