Attualità - 16 novembre 2022, 06:56

L'arte antica di costruire strumenti musicali risuona nel cuore di Torino, tra l'Egizio e Palazzo Carignano

La storica Accademia Liuteria Piemontese San Filippo si racconta al pubblico, agli appassionati e ai semplici curiosi con un porte aperte dei suoi laboratori

attività di liuteria

Attività di liuteria all'Accademia San Filippo

Costruirne i corpi, modellarne le forme, i pieni e i vuoti che generano suoni e e vibrazioni di corte e legni. La realizzazione di strumenti musicali è un'arte antica, che resiste alla standardizzazione con la qualità. E che a Torino vanta ancora una presenza storica come l'Accademia Liuteria Piemontese San Filippo, a pochi passi dal Museo Egizio e da Palazzo Carignano.

Una "bottega" che con "Risonante", sabato 19 novembre, vuole raccontarsi al pubblico: agli appassionati, i musicisti, ma anche i curiosi: in via Principe Amedeo 8/A aprirà le sue porte alla città con visite e attività in laboratorio.

Dalle 10 alle 18 sarà possibile entrare in Accademia e girare liberamente, osservare da vicino la creazione degli strumenti musicali, partecipare a workshop e toccare con mano attrezzi e materiali del mestiere, attraverso un approccio multisensoriale legato al tatto e all’olfatto. Per i più curiosi ci saranno anche i tour guidati, il viaggio in cui gli esperti del settore descriveranno le fasi di costruzione dello strumento musicale, raccontando quali sono state le tappe fondanti della storia della liuteria in Piemonte.

"Vogliamo richiamare l’attenzione di tutti verso un’arte preziosa che fa parte dell’identità culturale del territorio piemontese e che deve essere valorizzata - commenta il vicepresidente, Tommaso Rovetta -: le botteghe di liuteria sono mondi affascinanti sui quali anche con “Risonante” speriamo di offrire uno scorcio di panorama".

Attualmente l’Accademia Liuteria Piemontese San Filippo conta su trenta iscritti e oltre 150 studenti e studentesse transitati negli anni. Il suo prestigio supera i confini nazionali e nei secoli passati è stata rappresentata da importanti autori, tra cui Giovanni Battista Guadagnini, che nel 1771 si trasferì proprio nel luogo in cui ha sede l'Accademia. Il più quotato tra gli strumenti Guadagnini è un violoncello da 2 milioni e 400 mila dollari.

Massimiliano Sciullo

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