E’ molto critico Giuseppe Conte circa la le linee programmatiche illustrate in Senato dal ministero della Giustizia Carlo Nordio. In visita a Torino, il leader del M5s ha tuonato: “Questa visione della giustizia la contrastiamo, perché ci riporta a disegni di qualche decennio fa delle forze di destra”.
Il dito di Conte è puntato contro il depotenziamento della legge Spazzacorrotti: “E’ irragionevole fare passi indietro: i reati più gravi contro la pubblica amministrazione sono spesso legati alla mafia degli appalti, alla criminalità organizzata. Depotenziare questo strumento è un ritorno al passato, avevamo dotato il Paese di una legge contro la corruzione molto avanzata a livello internazionale”.
Il leader del M5s ha poi proseguito: “La separazione delle carriere esiste già, il pm che deve soggiacere alle direttive politiche? Siamo fermamente contrari”.
“Ci accusano di giustizialismo, noi siamo per la separazione delle carriere: se i magistrati sbagliano sono responsabili dei loro errori. Ma dobbiamo tutelare le condizioni di esercizio della magistratura in termini di imparzialità e indipendenza” ha affermato.
In conclusione, l’ex primo ministro ha voluto mandare un messaggio di solidarietà a Giorgia Meloni, minacciata nelle scorse ore: “Esprimo la mia ferma condanna per le minacce arrivate alla premier Giorgia Meloni e a sua figlia”. “Sono gesti esecrabili, so cosa significa perché quando ero presidente del consiglio ho ricevuto tante minacce, soprattutto durante la fase di pandemia”, ha concluso Conte.