Era il 14 dicembre 1970 quando l'Associazione per la lotta contro le malattie mentali presentò al giudice istruttore del Tribunale di Torino un esposto che elencava numerose violenze subite dalle persone rinchiuse in manicomio.
Oggi, nell'anniversario di quella che è diventata una data simbolo della storia italiana e della psichiatria, si fa il punto su quello che è stato "e che non deve più essere", all'incontro 'Riprendere parola. La restituzione di voce e di dignità agli internati in ospedale psichiatrico in Piemonte negli anni Settanta'. Simbolo di quel mondo gli ospedali psichiatrici di Collegno e Grugliasco, a cominciare da Villa Azzurra, che da luogo di sofferenza ha ora l'opportunità di rinascere come luogo universitario e della conoscenza.
"Promuovere momenti di studio e riflessione attualizza una battaglia che ha bisogno di nuove frontiere che dobbiamo impegnarci a trasformare per dare indirizzi al sistema sanitario e assistenziale del nostro Paese - sottolinea il sindaco di Collegno, Francesco Casciano - Quella che dobbiamo avere come riferimento per le politiche è la dignità delle persone, è da qui che inizia il cammino dei diritti umani e civili".
Per la presidente del Consiglio comunale di Torino, Maria Grazia Grippo, iniziative come questa o come il progetto di realizzare un laboratorio di storia applicata all'ex istituto Buon Pastore sono operazioni "non solo di memoria ma di consapevolezza collettiva che può consentirci di agire su fenomeni dell'oggi e su strategie di risposta a questi fenomeni".