Il territorio torinese fa squadra per sfruttare al meglio le opportunità economiche del Pnrr per la sanità territoriale. È stato siglato oggi un verbale di accordo fra Comune, Città Metropolitana, le quattro Asl dell'area metropolitana, i presidenti delle conferenze dei sindaci e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, per una strategia comune per la pianificazione e programmazione delle missioni 6 e 5 del Pnrr per il ridisegno della sanità territoriale.
"Sanità territoriale frutto di ascolto"
"Il principio da cui si è partiti - ha spiegato l'assessore alle Politiche Sociali Jacopo Rosatelli - è quello di condividere il punto per cui la sanità territoriale è frutto di ascolto: l'obiettivo è rendere la sanità più accessibile a tutti e tutte".
"Possiamo avere ospedali di eccellenza - ha aggiunto l'esponente della giunta - ma se non c'è una rete di medicina territoriale i bisogni di salute non vengono soddisfatti".
I fondi
Per dare un'idea dei fondi europei che arriveranno nei prossimi anni, basti pensare che per la missione 5 dell'ambito socio sanitario solo per Torino arriveranno circa 15 milioni di euro. Soldi che verranno investiti in interventi strutturali. Per quanto riguarda la missione 6 del Pnrr per l'Asl To3 sono attesi circa 30 milioni di euro, mentre per l'Asl To5 14milioni e mezzo.
"Ascoltare il territorio"
Questo accordo, unico a livello nazionale, "è un primo importante passo per rendere quanto più possibile partecipata dal territorio la costruzione del servizio di case e ospedali di comunità - aggiunge la consigliera metropolitana delegata alle Politiche Sociali, Valentina Cera - perché ci sia una reale integrazione socio sanitaria. Bisogna ascoltare il territorio per capire le reali esigenze e questo è un primo passo che può e deve portare a ulteriori interlocuzione, anche con la Regione".