Dove eravamo rimasti? Allo scorso 13 novembre, quando il Toro sfiorò l'impresa a Roma e la Juve che travolse la Lazio nel posticipo, lanciando il guanto di sfida al Napoli capolista. Poi il Mondiale (per la prima volta giocato nel tardo autunno) ha cannibalizzato tutte le attenzioni sul pallone, con il trionfo finale dell'Argentina di Messi.
Ripartenza tra (molti) dubbi e certezze
Oggi, a distanza di 52 giorni, con di mezzo anche le festività di fine anno, il campionato si riprende la ribalta. Per le torinesi impegni sulla carta non proibitivi: alle 14.30 il Toro di Ivan Juric riparte ospitando il Verona (ex squadra del tecnico croato), cercando in queste ultime partite del girone di andata l'attesa svolta per non vivere l'ennesima stagione di anonimato, mentre alle 18.30 la Juve sarà di scena a Cremona, con la voglia di proseguire il suo inseguimento al primato e l'incognita di una ripartenza dopo quasi due mesi di stop. E, soprattutto, con le vicende societarie e l'uscita di scena di tutto il cda, che potrebbe presentare il conto anche a chi scenderà in campo, dopo aver segnato la fine del ciclo di Andrea Agnelli presidente.
Allegri lancia la Juve: "Ma non parliamo di vicende societarie"
"E' un argomento sul quale la società si è espressa il 30 novembre con un comunicato, non ho altro da aggiungere": il tecnico bianconero Max Allegri ha risposto così sul tema dell'inchiesta sportiva. "Adesso viene il bello e il difficile, nella seconda parte si decide tutto - aggiunge l'allenatore a proposito della ripresa del campionato - e va vissuta con entusiasmo, voglia e responsabilità: fa parte del lavoro e della vita, altrimenti sarebbe piatto. Ora è più bello perché non c'è più il tempo per recuperare".
"Ripartiamo dopo 52 giorni di stop e a Cremona sarà una gara complicata", ha aggiunto Allegri, che poi fissa gli obiettivi. "Sarà una seconda parte di stagione bella, il Napoli è la favorita ma noi vogliamo entrare nelle prime quattro e cercare di giocarci le finali di coppa Italia ed Europa League". E sul lungodegente Paul Pogba, finito nel mirino della critica per alcune foto postate mentre era impegnato sugli sci, il tecnico ha detto: "Ha ripreso a correre: la cosa importante è che il ginocchio non gli dà fastidio e non è gonfiato: se procede così, in 15-20 giorni potrebbe essere con i compagni".
Rientrati in gruppo, invece, i campioni del mondo argentini Di Maria e Paredes, anche se arrivati solo il 2 gennaio, un ritardo che ha subito fatto discutere social e tifosi bianconeri. Il primo, però, non è partito per Cremona a causa di un problema alla caviglia. In attacco sarà ancora fuori gioco Vlahovic, ma è pronto per giocare uno spezzone di gara Chiesa, a un anno dal bruttissimo infortunio al ginocchio.
Juric: "Al Toro servono un paio di innesti"
"Non abbiamo parlato mai di Praet, ma ci servirebbero due innesti: uno di questi è un centrocampista mancino": il tecnico Juric ha detto senza tanti giri di parole cosa si aspetta dal mercato di gennaio per far fare il salto di qualità al Toro. "Per il mio rinnovo finora sono state solo chiacchiere, ci sono un paio di cose che andrebbero migliorate - prosegue sul suo legame con il club in scadenza a giugno 2024 - e se siamo tutti d'accordo, sarebbe bellissimo proseguire".
Oggi c'è il Verona e in attacco la coperta è corta, dopo l'ennesimo infortunio di Pellegri: "Sanabria sta bene, Vlasic ha già fatto l'attaccante contro la Sampdoria, mentre Singo rientrerà dopo questa partita", ha detto Juric a proposito della formazione di partenza. "Serviranno concentrazione, qualità e intensità per vincere". E per svoltare, inseguendo qualcosa più di una tranquilla salvezza.