Politica - 27 gennaio 2023, 17:36

Bonaccini sulla tomba di Primo Levi: "Va tenuto vivo ricordo della Shoah"

Il candidato alla Segreteria Nazionale del Pd sulle Regionali del Piemonte: "Il Partito Democratico deve riscoprire la vocazione maggioritaria, ma no all'autosufficienza"

Bonaccini sulla tomba di Primo Levi: "Va tenuto vivo ricordo della Shoah"

Stefano Bonaccini sulla tomba di Primo Levi. Dopo la visita ai cancelli di Mirafiori, il candidato alla Segreteria Nazionale del Pd ha voluto recarsi a rendere omaggio allo scrittore ebreo al cimitero Monumentale. Qui ha deposto una pietra sulla lapide del chimico sopravvissuto all'Olocausto e, in occasione della Giornata della Memoria, in occasione della sua visita in Piemonte, ha incontrato le comunità ebraiche di Torino e Alessandria.

"Va tenuto vivo ricordo della Shoah"

"Mai nulla - ha commentato Bonaccini, a margine del convegno dei Popolari al Sermig - va dato per scontato, sempre più va tenuto vivo il ricordo di quella che è stata la tragedia della Shoah visto anche quello che sta accadendo in giro per il mondo di questi tempi”. “In questi anni - ha aggiunto - abbiamo avuto esempi di vicende tragiche, che ci hanno ricordato cose che non pensavamo mai di vedere o di vivere a partire dalla guerra in Ucraina”.

Il convegno dei popolari

Dopo il momento al Monumentale, Bonaccini si è recato al Sermig dove questo pomeriggio era previsto il convegno dei cattodem piemontesi. Ad accoglierlo i consiglieri regionali Monica Canalis ed Alberto Avetta, gli ex parlamentari Davide Lepri, Davide Gariglio e Francesca Bonomo, insieme al senatore Graziano Delrio. Tra il pubblico la vicesindaca Michela Favaro e il segretario della Cisl Torino-Canavese Domenico Lo Bianco. E l'evento è stata l'occasione per parlare anche delle Regionali del 2024: attualmente l'Emilia Romagna è l'unica regione del centronord governata dal centrosinistra. 

"Riscoprire vocazione maggioritaria, ma no autosufficienza" 

"Come Pd - ha commentato Bonaccini - penso che noi dobbiamo avere l'ambizione di riscoprire la vocazione maggioritaria, quindi non delegare ad altri le rappresentanze che potremo raccogliere noi". "Che è il contrario - ha aggiunto - dell'autosufficenza però: abbiamo visto cosa vuol dire andare alle elezioni da soli, è sconfitta certa". Il governatore emiliano si è imposto per la seconda volta nella sua regione con una coalizione ampia, sul modello di quella del sindaco di Torino Stefano Lo Russo".

"Avversari non sono nel centrosinistra" 

"Andrà costruita una coalizione robusta, sulla condivisione di un programma e di un'idea di futuro. Io mi auguro che quello che è accaduto a Torino possa replicarsi anche per le prossime regionali: l'importante è immaginare che gli avversari non stanno in casa propria, nel centrosinistra". "Certamente - ha concluso - il civismo può portare un contributo importante. A me interessa quel civismo che non è solo di protesta, ma anche di proposta. Quindi, come accaduto a Torino, si prende la responsabilità anche di governare". 

Cinzia Gatti

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