Quattro mesi di formazione innovativa, affiancati degli esperti di progettazione europea della CBE, Coopération Bancaire pour l’Europe hanno aperto la mente e nuove perspettive per i ragazzi e le ragazze del liceo torinese Maria Ausiliatrice: 8 i progetti sviluppati allineati alla priorità del Programma Erasmus+ sugli ambiti inclusione e diversità, trasformazione digitale, ambiente, partecipazione alla vita democratica e impegno civico.
L’idea è nata dalla Presidente di CIOFS-FP Piemonte Silvana Rasello e il Preside del Liceo Maria Ausiliatrice Filippo Buzio: lo scorso anno hanno pensato che anche in percorsi di studio più tradizionali e teorici ci fosse modo di inserire esperienze che accrescono le competenze dei ragazzi con la pratica: affiancati da Caterina Bortolaso e Filippo Pelissero giovani project manager presso CBE hanno percorso step by step un corso unico nel suo genere che li ha condotti ad individuare e sviluppare un progetto secondo le procedure e cogliendo le opportunità concrete che l’Europa offre ai suoi cittadini.
L’iter di apprendimento in pratica è stato impegnativo e guidato sul fronte italiano dalla Project Manager del CIOFS-FP Piemonte Daniela Varone che da anni è responsabile dello sviluppo della progettualità dell’ente senza fine di lucro in materia di formazione professionale, politiche attive del lavoro e servizi all’orientamento sul territorio e con partner di tutta Europa. È questa expertise che ha dato il la al progetto: l’idea era di far misurare i ragazzi del liceo con meccanismi progettuali, bandi, paletti e occasioni che la Comunità Europea offre e portarli nella quotidianità del lavoro del progettista.
Gli 8 progetti esprimono non solo sensibilità e competenze, come è giusto che sia, ma anche tanta creatività: "Impachetta il tuo futuro", "OPS-Fashion made in Europe" "DREAM", .... anticipano qualche spunto. Infatti nel corso della lezione conclusiva del 27 febbraio, le due classi 4°del liceo Maria Ausiliatrice presentano i lavori; un’occasione in cui i gruppi di lavoro a dovranno anche utilizzare doti di public speaking per valorizzare le proprie idee.
Gli esperti di Bruxelles e lo staffi didattico italiano valuteranno e all’occasione suggeriranno correzioni. La posta in gioco è alta: CBE e i partner selezioneranno i migliori progetti da proporre alla prossima call Erasmus+ e i ragazzi che vorranno potranno continuare a seguire gli sviluppi del proprio progetto e interagire con le istituzioni.
Il progetto formativo è reso possibile grazie al sostegno economico della Regione Piemonte e del Fondo Sociale Europeo.