Un Consiglio aperto animato e partecipato quello sull’ex Scalo Vallino. Tanti infatti sono i dubbi e le perplessità mosse dai residenti sullo Studio Unitario d’Ambito “13.2/A Nizza” e il PEC approvato a dicembre in Giunta.
Un’area totale di circa 32mila metri quadrati (ma di cui solo 21 mila saranno costruiti con il PEC, ndr) di proprietà di Nova Coop all'interno del quale si prevedono oltre a due palazzine residenziali, due supermercati e diversi servizi, tra cui un parcheggio da oltre 500 posti auto. Uno spazio che si aggiunge ai 20 mila metri quadrati già occupati dal nuovo centro di biotecnologie aperto a maggio 2022.
Traffico, inquinamento e poco verde, le preoccupazioni principali
La preoccupazione dei cittadini è soprattutto su aumento del traffico, scarsità di aere verdi, danni al commercio locale. Una preoccupazione che ha portato nei mesi scorsi alla presentazione di una petizione e raccolta di oltre 600 firme proprio su questi temi.
Diversi gli interventi dei cittadini durante il Consiglio. “C’è un problema di inquinamento in San Salvario - spiega una residente - non abbiamo bisogno di nuovi centri commerciali, anzi abbiamo bisogno di interventi che riducano l’inquinamento già esistente e incrementare il verde”.
“La preoccupazione ambientale è vantata, ma inesistente” aggiunge un altro cittadino.
“Visto che parliamo di inquinamento ambientale, la casetta di corso sommelier 3, ne ha già subito molto. Non voglio mettere in conto cosa respireremo una volta messa in atto questa ‘Manhattan’" conclude un'altra residente.
I commenti dei consiglieri
A richiedere il Consiglio aperto ai cittadini sono stati i consiglieri Raffaella Pasquali e Riccardo Tassone preoccupati come i cittadini per le ripercussioni del progetto sul quartiere.
“Tutto questo costruito è un po’ troppo- commenta Pasquali -.Non i 30 mila di biotecnologie insieme agli altri 21 mila. Certo tutto è stato fatto nella più totale legalità, ma ci sono delle attenzioni nei confronti dei cittadini che non sono state effettuate”.
“L’assessore era disponibile a usare gli oneri di urbanizzazione dello Scalo Vallino per intervenire su piazza Nizza. Per questo chiediamo un intervento su quell'area” aggiunge Tassone che ha proprio presentato il progetto proposto agli assessori che modificherebbe la piazza, di fronte all’ex Scalo Vallino, e che compenserebbe in parte la mancanza di verde, oltre ad apportare modifiche sulla pista ciclabile.
“Progetto che risale al 2015, la battaglia andava fatta allora. Ascoltiamo quello che si può fare, ma chiediamo un confronto con i costruttori” ha aggiunto il consigliere Alessandro Lupi.
Mazzoleni: “Margini di modifica non ampi ma possiamo ancora fare qualcosa”
Pochi i margini di modifica in questo momento, come palesato dall’assessore Paolo Mazzoleni, che si concentrano comunque sull’area esterna dello Scalo: “I margini non sono ampissimi, ma alcune cose le possiamo fare. Sullo spazio pubblico a contorno dell’intervento (piazza Nizza, ndr) ad esempio come piazza Nizza, qui possiamo lavorare, così come sul tema della viabilità o l'attenzione al verde sugli edifici. Non mi sento di dire che si costruirà meno”.