Prima volta a Torino, ieri, per EIC, lo European Innovation Council, che ha scelto le Ogr per la riunione dei 20 membri del suo board. Ci sono 10 miliardi di risorse messe a bando per 7 anni, quasi 1,5 all'anno. E se le locomotive sono Francia, Germania, Olanda, Spagna e Israele, l'Italia (e con lei Torino), vogliono ritagliarsi uno spazio. Qui a Torino si definiranno i piani, gli obiettivi e i bandi.
"Per molti anni l'Europa si è occupata di ricerca, ma non di innovazione - spiega Francesco Profumo, presidente di Compagnia di San Paolo e membro del board di EIC per l'Italia -. E la sua posizione a livello globale per la ricerca era confortante rispetto a Usa i Cina. Ma non sull'innovazione, quindi si è scelto di investire sul come trasferire la conoscenza sulla crescita economica. Da qui nacque EIC, fondato nel 2021, ma attivato nel 2019 in fase preliminare".
La vetrina di Torino con i big
"Per Torino è un grande evento e una grande vetrina per il suo ecosistema di fronte ai massimi esperti, raccontando quello che si sta facendo e le possibili ricadute sul mercato - prosegue Profumo -. Si cercano soggetti che possono partecipare e aggiudicarsi delle risorse: da Techstars a I3P, da ESA Bic agli altri ancora".
"Torino è abbastanza ben posizionata sulla cartina internazionale, si sta investendo molto e l'evento di oggi ne è un riconoscimento", conclude Profumo.
"Siamo qui per incontrare imprese e investitori, quindi tutto l'ecosistema e la nostra impressione è ottima - dice il presidente di EIC, Mark Ferguson -. Vogliamo prendere le aziende e farle crescere su digitale, clima e salute".
"Vogliamo trasformare la nostra industria sulle base delle necessità del momento: è una sfida per tutti i Paesi. Non importa da dove arrivi, se da un garage o da un laboratorio. Tutti possono accedere alla nostra struttura", dice Anita Traaseth, componente del board Eic.
"Siate resilienti, fatelo e non mollate. Non pensate a stare da soli, si può crescere insieme. Si puo guardare alla Silicon Valley e imparare. Ma nella diversità dell'Europa possiamo fare grandi cose".