Cultura e spettacoli - 07 marzo 2023, 16:58

Argia Coppola, da Chieri a New York per il teatro: “Di Torino porto con me la tenacia e la cura in tutto ciò che faccio” [VIDEOINTERVISTA]

Da oggi fino al 10 marzo la drammaturga organizza il ciclo di conversazioni sulla scrittura creativa 'Salta prima di guardare' alle Ogr: “Negli ultimi anni ho visto la rivalutazione degli spazi della città per la cultura, un aspetto che negli Usa non c’è”

Argia Coppola, da Chieri a New York per il teatro: “Di Torino porto con me la tenacia e la cura in tutto ciò che faccio” [VIDEOINTERVISTA]

“Salta prima di guardare” dall’inglese “lip before you look”, inversione della frase “look before you lip”, è un motto coniato alla Scuola Sperimentale di Arti Liberali, Black Mountain College, un’esperienza creativa statunitense nata nel 1937, ed è il titolo del ciclo di conferenze sulla scrittura creativa organizzate dalla drammaturga e scrittrice torinese Argia Coppola, che si terranno da oggi fino al 10 marzo alle Ogr.

“Il fatto di saltare prima di guardare è un’esortazione a rischiare nelle materie creative - spiega Coppola -. Il che non vuol dire avere un approccio irrazionale, ma essere preparati e al tempo stesso pronti a inoltrarsi in territori sconosciuti. Di solito è quello che porta ai migliori risultati nel mondo dell’arte.”

Ospiti Carol Becker, Ross Berger, Marco Rizzo e Francesco Ripoli, e Joyce Carol Oates, esperti in saggistica, nuove tecnologie, fumetti, videogame e anche narrativa.

“Con loro parleremo di come la scrittura creativa si applica a diversi ambiti, non solo quello narrativo. Quando ero insegnante all’Accademia Albertina, dal 2018 al 2021, proprio sotto pandemia, quello che mi chiedevano gli studenti era di essere guidati nei campi contemporanei della scrittura, che possono essere i videogame fino ai fumetti. Mi sono trovato a confrontarmi con una mancanza, ho deciso quindi di intimare gli ospiti che lavorano proprio su questi campi”.

"In Italia mancano ancora gli incentivi per gli investimenti privati sulla cultura" 

Da otto anni Argia Coppola vive e lavora a New York. Nata a Chieri nel 1978, si è spostata per la prima volta negli Stati Uniti nel 2013 per concludere gli studi universitari alla Columbia. Ha quindi una percezione chiara delle differenze tra l’insegnamento della cultura in Italia e in America.“L’offerta formativa americana è straordinaria, c’è tanta possibilità di scelta. I costi sono molto alti certo, ma ci sono anche tante borse di studio. La scrittura creativa si fa in tutti i college d’America. In Italia siamo un po’ recalcitranti rispetto al sistema della formazione americana della School of Arts che prevede cinema, teatro, arti visive e scrittura tutti insieme. Il talento poggiato su questi strumenti può veramente fiorire. Negli USA, ci sono tanti finanziamenti pubblici, ma anche privati, da noi non c’è ancora un grande incentivo all’investimento privato”.

"Moravia? Non credo vada riscoperto, sarebbe interessante abbinarlo a scrittore contemporanei"

Parlando di grandi scrittori in questi giorni a Torino è partita proprio la rassegna culturale su Alberto Moravia, un’iniziativa “per riscoprire un autore ogni tanto un po’ dimenticato”.

“Alberto Moravia fa parte dei classici, un autore che va letto, non so se ci sia bisogno proprio di riscoprirlo, ma sarebbe stato bello abbinarlo a scrittori contemporanei, per capire anche qual è la sua eredità. Forse poteva essere un progetto ancora più interessante”.

"Torino, una grande crescita nella rivalutazione degli spazi della città per la cultura"

La città di Torino è cresciuta dal punto di vista degli eventi ma anche dell’offerta culturale rispetto a una decina di anni fa. “Ho visto una grande differenza nella rivalutazione degli spazi della città. Una cosa che manca negli Stati Uniti, quella di adattare spazi storici del nostro patrimonio, per la cultura. Ho visto molti più eventi multidisciplinari sul cinema e sull’arte contemporanea, forse meno sulla scrittura e sul teatro, su questi ultimi si potrebbe lavorare un po’. Le stagioni teatrali le trovo ancora poco concentrate sulla contemporaneità”.

"La cura e l'attenzione in tutto, ecco il bagaglio torinese che mi porto dietro"

Pur vivendo all’estero da tanti anni, Argia Coppola si porta dietro il suo bagaglio torinese: “Mi porto dietro il mio made in Italy, diciamo, quella certa cura nel fare le cose con un tempo familiare e della casa, che in realtà è molto nutritivo anche nei lavori artistici. Una cosa che appartiene al Piemonte, dove c’è ancora una certa tenacia al lavoro e nel fare con cura tutte le cose”.

Chiara Gallo

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