“Siamo non solo amareggiati ma anche e soprattutto indignati”. Non usa mezzi termini Marco Ventre, presidente dell’Unione montana dei Comuni delle Valli Chisone e Germanasca. Il territorio ha reagito con forza al “no” della Città metropolitana a un nuovo sopralluogo alle Gallerie di Porte, dove i lavori per la riapertura sono in ritardo rispetto ai tempi previsti.
Il sindaco di Porte Simone Gay e il collega di San Germano Chisone Andrea Garrone avevano chiesto di poter visitare il cantiere, ma il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo ha detto “no”, inviando una lettera con una motivazione che ha suscitato l’ira di Ventre: un nuovo sopralluogo, dopo quello del 16 gennaio, rallenterebbe il cantiere.
Il presidente dell’Unione oggi ha scritto al sindaco metropolitano Stefano Lorusso per denunciare l’accaduto e contestare il trattamento subito dal suo vice: “La verità è che la Città metropolitana di Torino continua a pagare un difetto assoluto di comunicazione che non fa altro che alimentare un sentimento di disaffezione e di disillusione da parte della gente e delle nostre comunità” sostiene Ventre. Il quale incalza: “In questi mesi non abbiamo mai letto né sentito parole di autocritica per la gestione della messa in sicurezza delle gallerie da parte della Città Metropolitana di Torino né tanto meno una prima discussione circa eventuali opere compensative per un territorio che dalla chiusura delle stesse ha avuto ed ha tuttora un danno economico importante.
Ed allora la colpa è dei Sindaci che rallentano l’opera: se la questione non fosse terribilmente seria ci potremmo fare due risate”.