La Regione Piemonte ha dato finalmente il suo ok allo stanziamento di un nuovo piano di aiuti e di interventi, che sono strettamente correlati con la risoluzione dello stato di emergenza proclamato nel 2019 per gli eventi, l’alluvione nello specifico, climatici che erano accaduti quattro anni fa.
Quindi, era attesa l’autorizzazione da parte del Dipartimento della Protezione Civile, che ha dato l’ok all’impiego delle risorse che servono per ripristinare diversi siti dopo l’alluvione del 2019. Le ultime notizie di cronaca Cuneo parlano di una somma complessiva che si aggira intorno ai 15 milioni di euro.
La suddivisione delle somme stanziate dalla Regione
Le somme legate a questi interventi sono esattamente le stesse rispetto agli importi che erano stati messi in preventivo da parte dei vari uffici regionali. Questi ultimi, infatti, si erano occupati dell’attività di ricognizione dei fabbisogni all’interno dei territori che hanno subito l’evento meteorologico avverso, come è stato sottolineato anche dall’assessore alla Protezione Civile e tutela del suolo, ovvero Marco Gabusi. Si tratta di un altro pezzo del puzzle per poter completare il piano di ripristino di tutti quei territori che hanno subito i danni per colpa dell’alluvione.
Le somme che sono state stanziate, che sono state oggetto di una suddivisione in ben 147 interventi che si svolgeranno in tutta la Regione Piemonte. Questi fondi serviranno soprattutto al ripristino della maggior parte dei siti esistenti. Da notare, però, come tali fondi serviranno anche per finanziare dei nuovi interventi, come nel caso delle attività di consolidamento dei versanti, ma anche delle sponde, piuttosto che per la realizzazione di tutta una serie di opere di contenimento.
Si tratta, in questo caso, del decimo stralcio legato al programma degli interventi, che è stato realizzato appositamente per il ripristino di territori che sono stati colpiti da una serie di calamità durante i mesi di ottobre e novembre del 2019 per una somma complessiva che arriva ben oltre i 134 milioni di euro.
Scendendo un po’ più nei dettagli, il piano di ripristino è stato suddiviso in ben sette macro aree che hanno subito i danni. Come detto, in totale, gli interventi saranno per 14,7 milioni di euro e 147 interventi complessivi. Diamo uno sguardo a quelli che sono gli interventi che verranno svolti più nello specifico. Prima di tutto Aipo, ovvero l’Agenzia Interregionale per il fiume Po, che incasserà ben 750 mila euro, mentre per quanto riguarda l’Alessandrino la somma stanziata per i due interventi, che dovranno essere svolti dai singoli Comuni, sarà pari a 2 milioni e 344 mila euro, mentre altri 2 milioni e 400 mila euro sono destinati alla Provincia di Alessandria. Continuando, nell’Astigiano verranno destinati ben 305 mila euro, che verranno utilizzati per le opere necessarie da parte dei Comuni coinvolti. Infine, ben 1 milione e 60 mila euro verranno destinati alla Provincia di Asti per gli interventi che dovranno essere svolti rientrando nella sua competenza.
I fondi da destinare nel Cuneese e a Torino
Nell’ambito del Cuneese, invece, i fondi verranno stanziati in maniera differente. Si parla di una somma che si aggira intorno a 2,4 milioni di euro, che verrà destinata ai Comuni, mentre 800 mila euro finiranno nelle casse della Provincia di Cuneo. Altri contributi, invece, sono destinati anche al Biellese: la cifra che verrà destinata è pari a 700 mila euro, che serviranno per finanziare gli interventi che verranno portati a termine nelle zone di competenza dei Comuni, mentre altri 600 mila euro riguardano degli interventi che dovranno essere necessariamente svolti nella Provincia di Biella.
Infine, in riferimento ai Comuni che fanno parte della Provincia di Torino, ecco che la somma da destinare a tali interventi si aggira intorno a 870 mila euro, mentre nelle casse della Città Metropolitana di Torino finirà 1,1 milioni di euro. Nella zona del Vercellese, ecco che verranno destinati altri 920 mil euro, che verranno gestiti dai Comuni, mentre il contributo che finirà alla Provincia di Vercelli si aggira intorno ai 500 mila euro.