Cultura e spettacoli - 11 marzo 2023, 13:56

Il Museo della Moda torinese del Liceo Passoni cerca casa, la preside: "Servono fondi e uno spazio espositivo"

Il progetto presentato ad aprile 2022, ad oggi ha visto la catalogazione di 150 capi su 3 mila presenti nell'Archivio scolastico. Alcuni abiti sono oggi esposti alla mostra degli Impressionisti

Abiti in esposizione

Museo della moda torinese per il Liceo Passoni: anche Sgarbi osserva le opere

Il Museo della Moda torinese del Liceo Passoni è un sogno che sta diventando realtà, ma è alla ricerca di nuovi fondi e soprattutto uno spazio in cui prendere vita. 

Il progetto è stato presentato ad aprile 2022 e da allora ha visto coinvolti docenti e studenti nella catalogazione dell’Archivio di abiti d’epoca.  

“Ad oggi abbiamo catalogato 150 pezzi su 3 mila che abbiamo in Archivio lavorando anche nel periodo delle vacanze estive, ma abbiamo bisogno di nuove risorse. Si tratta di un patrimonio culturale e artistico davvero unico che merita di essere trasformato in un museo della moda torinese” spiega la dirigente scolastica, Antonella Accardi Benedettini. “Siamo alla ricerca di uno spazio in cui esporre tutto questo patrimonio. Serve qualcuno che ci creda e voglia dare gambe a questo progetto”. 

 

L’Archivio 

L’Archivio di abiti d’epoca comprende appunto circa 3 mila pezzi tra abiti e accessori, frutto di donazioni di privati e di enti, che testimoniano oltre trecento anni di storia dell’abbigliamento. 

Il nucleo della Collezione, la cui prima donazione risale al 1955 con il corpetto del 1700 donato dal pittore torinese Enrico Paulucci, si basa su un significativo numero di abiti del periodo che vanno dalla metà del ‘700 in poi di produzione torinese, in particolare di quelle sartorie che hanno reso famosa la Città di Torino in quell’arco di tempo, come “Capitale della Moda”: le sartorie Re-Chiantore, Sacerdote, Rosa e Patriarca, Franco, Luisa Martinetto, Le Merveilleuse.

 

Catalogazione in corso 

Da aprile scorso, alcuni docenti del Liceo hanno iniziato una campagna di catalogazione degli abiti e accessori secondo le normative del

Ministero dei Beni Culturali. Le foto dei beni sono state realizzate dai ragazzi che, utilizzando le ore di PCTO (ex alternanza scuola lavoro), si sono soffermati sui dettagli dei singoli abiti, imparando a riconoscere i tessuti e finiture specifiche di ogni periodo e le storie di ogni capo.

 

In mostra insieme agli Impressionisti 

Il liceo è inoltre presente alla mostra Impressionisti, aperta fino al 4 giugno al Mastio della Cittadella. Esposti sono tre abiti femminili (due del 1875 circa manifattura italiana, e uno del 1890 manifattura presumibilmente francese), una cuffia e un cappellino femminili (stesso periodo tra gli anni 70 e 80 dell'800) e due ombrellini da passeggio. 

“La scelta dei pezzi è motivata dall'essere dello stesso periodo degli impressionisti”. Gli abiti sono esposti ai lati di una grande foto della Tour Eiffel, come figure appartenenti a quel periodo e al paesaggio urbano di Parigi. “Le donne sono spesso soggette dei quadri impressionisti e i manichini vestiti alla maniera di quelle donne, rievocano tali presenze.  Il collegamento tra il nostro archivio e la mostra è senz'altro quello della moda francese di quel periodo e dei decenni immediatamente successivi, così ben riprodotta dalle sartorie torinesi di cui il nostro archivio ne accoglie vari esempi”. 

Chiara Gallo

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