Volantini al cambio turno delle 14, alla porta 2 di Mirafiori su corso Tazzoli (e alle 16 per chi lavora al Levante) da parte di Fim, Uilm, Uglm e Fismic, le sigle metalmeccaniche che hanno siglato nei giorni scorsi l'accordo per il nuovo contratto con Stellantis.
Un'occasione per preparare gli operai dello storico stabilimento torinese all'assemblea che si terrà domattina alle 10.30, in occasione della quale sarà presentato proprio l'accordo sottoscritto e firmato da tutti i sindacati esclusa la Fiom.
Resta il tema dei carichi di lavoro
"Si tratta di un rinnovo che permette di ottenere più soldi, quindi è positivo - spiega Giovanni Licata, responsabile Mirafiori per Uilm - anche se resta sul tavolo il problema dei carichi di lavoro".
Un tema che si intreccia con le richieste crescenti per la produzione di volumi di 500 bev da una parte e un'età media delle tute blu ormai piuttosto alta. "È difficile reggere questi ritmi a una certa età - dice ancora Licata - ecco perché resta il problema più sentito dai colleghi".
Colleghi che sfilano dai e verso i cancelli. Qualcuno prende il volantino, appena sfiorato dalle bandiere appese alle transenne, altri tirano dritto, masticando qualche parola di insoddisfazione. Una scena piuttosto tipica di queste iniziative (anche per il mondo della politica), sintomo di un malcontento che anche la rappresentanza fatica a intercettare del tutto.
Marelli, 400 uscite volontarie
Intanto, sempre nell'universo automotive, da Marelli arriva notizia di altri 400 lavoratori potenzialmente col piede sulla porta. I sindacati (ancher la Fiom) parlano di 400 uscite incentivate, con un interessamento soprattutto delle funzioni di staff. Si tratta di almeno 310 impiegati, mentre 90 saranno operai. L'accordo esclude però i licenziamenti coatti e individua l'unico criterio della non opposizione.
"La riduzione - spiegano i sindacati - si concentrerà sulle funzioni di staff e toccherà molto meno le fabbriche. Gli incentivi saranno per i pensionabili nell'arco dei 48 mesi tali da assicurare i primi due anni il 90% della retribuzione insieme alla Naspi e gli altri due anni lo 80% della retribuzione più l'equivalente dei contributi da versare. Per chi non raggiunge la pensione l'incentivo sarà da 35 a 39 anni 12 mensilità, fra 40 e 49 anni 24 mensilità, fra 50 e 54 anni 30 mensilità, e da 55 in su 36 mensilità; a queste cifre si aggiungono per chi esce entro il 31 maggio 20mila euro fino a 49 anni e 30mila da cinquanta anni in su. Per avere gli incentivi occorrerà in ogni caso avere 2 anni di anzianità aziendale. Infine sarà offerto uno specifico servizio di outplacement".