Alessio Rizzo, 35 anni, infermiere: è lui il vincitore della quarta edizione del concorso ideato dalla Consulta Giovani OPI Torino e dall’Ordine delle professioni infermieristiche di Torino nel 2019 come riconoscimento alle personalità, del mondo sanitario e non, che si sono contraddistinte per le loro iniziative, per i progetti perseguiti e per le proprie competenze conferendo prestigio sociale alla professione infermieristica.
Infermiere Case Manager di Area chirurgica presso l’A.O. Mauriziano di Torino, Consulente a tempo pieno in regime di convenzione da tre anni presso la Direzione Sanità e Welfare della Regione Piemonte, Rizzo Docente SSR presso l’Università di Torino, dal 2018 al 2022 è stato Coordinatore della Consulta Giovani OPI di Torino, fondata nel 2018 tra le prime nate in Italia e ad oggi la più attiva, influente e numerosa realtà aggregativo professionale di giovani infermieri in Italia.
“Per ciò che ha saputo, voluto e in cui ha creduto profondamente nello scorso quadriennio… ovvero la Consulta Giovani. Un vero strumento aggregativo, un'essenza di politica professionale che è diventata un archetipo imitato in tutta Italia – si legge nella motivazione a sostegno della sua nomination –. All’idea si aggiunge anche e significativamente il modo in cui il progetto è stato portato avanti, la sua implementazione, fortemente votata a concetti democratici e capace di far crescere i suoi membri nell’ottica della comunità e del bene comune”.
Le votazioni si sono svolte dal 17 al 24 febbraio, il vincitore è stato eletto tra i nove candidati che avevano ricevuto almeno una nomination, gli item per cui è stato attribuito un punteggio sono stati l’iniziativa e competenza, l’impatto sulla professione e sulla società, l’innovazione e la risonanza mediatica.
Ieri pomeriggio, presso la sede dell’Opi di Torino, si è svolta la premiazione con la consegna della targa sulla quale è stata impressa la serigrafia con l’impronta delle mani del Dott. Rizzo che si aggiunge a quelle dei precedenti vincitori Marmo, Foti e Dimonte a proseguire una linea che negli anni sta popolando le mura dell’ordine con le impronte delle mani che tutti i giorni ispirano e sostengono i giovani infermieri torinesi.