Sinistra Ecologista rappresenta la parte più a “sinistra” della maggioranza che sostiene il sindaco Stefano Lo Russo. Dall’ambiente, ai trasporti, ai diritti, come recita lo slogan sul sito: “Siamo la lista della giustizia sociale e climatica”. A portare queste idee e battaglie in Sala Rossa c’è la capogruppo Alice Ravinale, insieme alla consigliera Sara Diena. Ravinale, nella veste doppia di consigliere e avvocato, interviene sulla registrazione anagrafiche dei figli di coppie omossessuali.
Capogruppo, Milano ha stoppato le trascrizioni a distanza di un anno da Torino. Secondo lei, da professionista ed esponente politico, c’erano i presupposti per andare avanti?
Io penso che si debba andare avanti. Oggi ci troviamo nella situazione in cui alcuni Prefetti le stoppano, su indicazione del Ministero dell'Interno: tutte le registrazioni anagrafiche di bambini e bambini di genitori delle stesso sesso devono essere segnalate in Procura e quindi possono essere impugnate. E’ vero però che se si smette di trascrivere, i bambini rimangono senza diritti: oggi infatti la legge è molto più lontana.
Ravinale cosa prevede la normativa vigente per le coppie omossessuali e lesbiche?
La legge italiana non vieta il riconoscimento del nascituro come figlio di entrambi i genitori, ma non lo prevede espressamente. In questo vuoto si sono create pratiche avanzate di sindaci e sindache, prima di tutti Appendino. Gli amministratori si sono scontrati con la magistratura che ha riconosciuto in alcuni casi la legittimità delle trascrizioni mentre in altri, soprattutto quelle con due padri (sentenza del dicembre 2022 Cassazione), ha detto che non è compatibile con il nostro ordinamento per via della gestazione per altri.
Torino e Milano hanno fermato le registrazioni, mentre pochi giorni fa il sindaco di Savona Marco Russo ha deciso di andare avanti…
C’è un bambino, ci sono due genitori che lo hanno voluto: in Italia la legge è ferma al 2004, ma i sindaci hanno il potere di provare a cambiare questa realtà ogni giorno.
Il 12 maggio al Regio di Torino si ritroveranno sindaci da tutto il paese per parlare delle trascrizioni anagrafiche dei figli di coppie omogenitoriali
E’ un'ottima iniziativa: al sindaco Lo Russo va il merito di aver convocato a Torino tutti i sindaci di Italia, per questa battaglia di civiltà. Ma da quel confronto deve uscire un fronte compatto di amministratori che ritorna a fare le registrazioni di tutti i bambini. Questo deve avvenire nei Comuni grandi, così come in quelli piccoli: anche il sindaco di una piccola città può contribuire a questo avanzamento.
Da avvocato le chiedo: se la trascrizione verrà impugnata?
Succederà quello che è successo in tutte le lotte per i diritti, cioè il quantitativo di casi che verranno portati all’attenzione della giurisdizione italiana ed europea servirà a sfondare un muro, prima o dopo. Lo so bene che sarà doloroso per le famiglie che si troveranno in prima persona, ma se no si rimane fermi.
La Cassazione suggerisce per le coppie omosessuali l’adozione?
Non può essere ritenuta una soluzione, perché comporta una serie di verifiche economiche e sociali discriminatorie nei confronti delle famiglie lgbt
I sindaci del centrosinistra ora invocano la legge, ma al Governo c’è Giorgia Meloni. Quando c’era la maggioranza Pd-M5S perché non è stata fatta?
La proposta di legge di Famiglie Arcobaleno e Rete Lenford è pronta dal maggio 2022, ma in Parlamento è stata depositata solo ad inizio di questa legislatura dal deputato di Sinistra Ecologista Marco Grimaldi. Ai tempi delle Unione civili del ddl Cirinnà sappiamo come è andata a finire: la parte sullo Stepchild Adoption (la possibilità per le coppie omogenitoriali di adottare bambini ndr) venne tolta, benché già fosse una soluzione di compromesso. Le dichiarazioni di Roccella sono inequivocabili e gravissime: questo Governo sta usando i bambini e bambine di figli omosessuali per sviare da altri temi ed emergenze. Oggi fermarsi con le trascrizioni vuol dire accettare lo stato di fatto e invece bisogna andare avanti.