Politica - 11 aprile 2023, 15:08

Nuovo ospedale Torino Ovest, Icardi: "La scelta spetta al Comune, non alla Regione"

L'assessore alla Sanità intervenuto in quarta Commissione. Approvato dalla Regione il protocollo d'intesa che verrà siglato con Città di Torino e Asl per la realizzazione di un progetto condiviso

Nuovo ospedale Torino Ovest, Icardi: "La scelta spetta al Comune, non alla Regione"

Non spetta alla Regione, ma al Comune di Torino, individuare l’ubicazione degli ospedali in città: lo ha detto l’assessore alla Sanità Luigi Icardi, che ha svolto in quarta Commissione un’informativa sulla bozza di delibera sul protocollo d’intesa tra Regione Piemonte, Asl Città di Torino e Città di Torino per la realizzazione del nuovo ospedale dell’Asl Città di Torino.

L’assessore ha ripercorso l’iter che ha portato la Città di Torino a scegliere l’area compresa tra corso Regina Margherita e corso Lecce, attualmente adibita a spazio per eventi temporanei, normalmente circhi e lunapark, per edificare l’Ospedale che vedrà la “fusione” degli attuali Amedeo di Savoia e Maria Vittoria.

Un’area con una superficie di 59.842 metri quadri adatta a una struttura a sviluppo orizzontale, come richiesto per i nosocomi che si occupano di malattie infettive.

Dei sette siti presi in considerazione dal Comune, ha spiegato l’assessore, i quattro risultati più idonei sono stati, insieme a quello prescelto, l’area Vitali, quella del comando dei Vigili del fuoco in corso Regina Margherita e l’area Rigaldi.

L’Assessorato, da parte sua, ha commissariato ad Agm Project Consulting due studi, finanziati dalla Compagnia di San Paolo, per valutare l’idoneità tecnica e strategica dei siti presi in considerazione dal Comune in base alle caratteristiche e alle esigenze del territorio e, anch’esso, attribuisce una leggera preferenza all’area tra corso Regina Margherita e corso Lecce.

Nel corso del dibattito M4o-Up ha chiesto un ripensamento, alla luce dei malumori di molti cittadini torinesi per la scelta che coinvolge la Pellerina, importante polmone verde all’interno della città.

Il Pd ha proposto di sentire in audizione gli autori degli studi per comprendere meglio i criteri e i parametri di valutazione, chiedendo delucidazioni su quanto potrebbe venire a costare in più la bonifica di un luogo dismesso.

Per la Lega si tratta di una scelta corretta e di un progetto ben realizzato anche perché l’eventuale bonifica di un luogo dismesso allungherebbe i tempi di realizzazione della struttura. Si potrebbe magari chiedere al Comune di valutare di compensare la sottrazione di suolo permeabile.

Per Ev e Luv la politica non può essere indifferente ma deve fermarsi e interrogarsi perché a scegliere non possono essere gli algoritmi. Non essendo poi così grandi le differenze di punteggio ricevute dai primi quattro siti, la politica deve prendersi la responsabilità di valutare con attenzione tutti i pro e tutti i contro.

L’assessore, nella replica, ha specificato che l’identificazione di uno dei siti adatti è appunto questione che compete esclusivamente alla Città di Torino, la sola che può agire sul Piano regolatore per effettuare tutte le modifiche necessarie, e ha annunciato che entro settembre l’Asl Città di Torino provvederà ad affidare il servizio di progettazione dell’ospedale.

Su proposta dell’assessore alla Sanità del Piemonte, questo pomeriggio la Giunta regionale ha approvato il Protocollo d’intesa da sottoscriversi tra Regione Piemonte, Asl Città di Torino e Città di Torino per condividere, concordare e coordinare, nell’ambito delle rispettive competenze, le azioni finalizzate alla realizzazione del nuovo ospedale “Torino nord” di Asl Città di Torino.

Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi sottolineano come il documento “rappresenti un altro passo avanti importante nella direzione di dotare il Piemonte di ospedali nuovi ed efficienti, con l’impegno delle parti a lavorare in modo coordinato per la tempestiva realizzazione del nuovo ospedale, definendo le modalità di avviamento del processo tecnico-amministrativo dell’intervento”.

Sempre secondo il presidente e l’assessore, si tratta di “un’iniziativa che sancisce un metodo di condivisione non solo delle responsabilità, ma anche degli obiettivi generali dell’operazione, con il costante aggiornamento e confronto sull’avanzamento progettuale, attraverso la costituzione di Gruppo di lavoro integrato, formato dai rappresentanti che ciascuno degli enti firmatari del Protocollo riterrà opportuno coinvolgere”.

Nello specifico, il Protocollo individua come sito per la costruzione del nuovo ospedale l’area di proprietà comunale, ricompresa tra corso Regina Margherita e corso Lecce, avente una superficie territoriale di 59.842 metri quadrati, attualmente adibita a spazio per esibizioni ed eventi temporanei. Viene escluso dall’ambito individuato l’utilizzo delle aree limitrofe del parco pubblico.

Il nuovo ospedale conterrà tutte le specialità e le funzioni previste per gli ospedali spoke con DEA di I livello, secondo il fabbisogno di dotazioni per ogni area funzionale determinato dall’analisi della rete erogativa dell’Asl Città di Torino sul dimensionamento clinico-gestionale della struttura.

Prendendo in considerazione anche gli spazi per il connettivo, il valore stimato di superficie coperta complessiva, distribuita su più livelli, per il nuovo ospedale, esclusi i parcheggi e le centrali tecnologiche, è di circa 76.500 metri quadrati.

Quanto agli impegni delle singole parti, l’Asl Città di Torino provvederà ad affidare il servizio di progettazione dell’ospedale entro il mese di settembre 2023 e a completare la progettazione entro il mese di giugno 2024, nel rispetto dei termini indicati dall’ente finanziatore (Inail); la Città di Torino provvederà all’espletamento delle procedure necessarie a garantire la conformità urbanistica della previsione di intervento e a sottoscrivere uno specifico accordo preliminare con l’Azienda sanitaria locale per stabilire le modalità di cessione dell’area, entro il mese di dicembre 2023, sulla base delle esigenze di Inail; la Regione Piemonte attiverà, laddove ritenuto dalle parti lo strumento più efficace per il perseguimento delle finalità del protocollo, un accordo di programma per definire e attuare in modo coordinato i processi per la localizzazione e la realizzazione dell’opera.

La realizzazione del nuovo presidio ospedaliero rientra tra le iniziative urgenti di elevata utilità sociale nel campo dell’edilizia sanitaria finanziabili dall’Inail per 185 milioni di euro, un importo da intendersi come stima di massima e che sarà rideterminato in relazione all’effettivo importo stimato in sede di progettazione, la cui copertura finanziaria da parte di Inail è garantita nei limiti degli stanziamenti regionali complessivi pari a 1.655.000.000 euro.

comunicato stampa

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