Un grande successo la due giorni a porte aperte del Regio in occasione delle celebrazioni per i 50 anni di riapertura dell’amatissimo teatro cittadino, una vera e propria “casa” per i torinesi.
I tanti prestigiosi eventi in programma, tutti gratuiti, sono culminati nel concerto dell’ Orchestra e Coro del Teatro Regio domenica 16 aprile con un “sold out” e molte persone in attesa nel foyer che speravano di poter trovare ancora un posto libero.
Il concerto di chiusura con sinfonie e cori verdiani
Una immagine visiva potente quella dell’Orchestra e del Coro schierati sul palcoscenico, ancor più quando la musica e il canto hanno invaso la sala creando un’atmosfera che sublimava ogni emozione.
E’ stato proposto un programma verdiano del tutto popolare, come era giusto che fosse per un evento in cui il teatro si apriva alla città. Si sono potute ascoltare pagine sinfoniche e corali tratte da “Luisa Miller”, “I Lombardi alla prima crociata”, “Macbeth”, “Trovatore” e “Nabucco”.
Riccardo Bisatti, direttore a soli 22 anni: la stella nascente del Regio Ensemble
La direzione d’orchestra è stata affidata a Riccardo Bisatti, novarese, classe 2000, maestro “in residence” al Regio Ensemble.
Bisatti ha ottenuto un successo personale poche settimane fa nella stagione principale del Teatro Regio dirigendo con grande lucidità e sicurezza la difficile partitura di Thomas Adès “Powder her face” e in questo concerto “tutto Verdi” ha mostrato una fluidità nel gesto, musicalità spiccata e comunicativa, rendendo sempre interessanti e coinvolgenti pagine conosciutissime che abbiamo sentito mille volte a cui spesso nuocciono esecuzioni di routine. Ecco, il giovane direttore
non ama la routine, e così Orchestra e Coro del Regio (in splendida forma) l’hanno seguito con attenzione e concentrazione.
Doppio bis con acclamazione, e sulle note del catartico “Va’, pensiero”, un coro così conosciuto e amato da essere considerato il secondo inno nazionale, in sala c’era chi cantava sommessamente con gli occhi velati dalla commozione.
Applausi super meritati dunque per il giovanissimo direttore, il maestro del coro Andrea Secchi e per tutto l’ensamble orchestrale e corale del Regio, preziosi gioielli della città.