Scuola e formazione - 19 aprile 2023, 14:30

Aiuto a studenti stranieri, lezioni anche ad agosto e non solo: UniTo festeggia il primo bilancio partecipativo d'Italia (e l'utile 2022)

Sono 11 i progetti adottati, per un budget di quasi un milione di euro: riflettori accesi sugli studenti stranieri, sulla loro accoglienza e sull'alta formazione. La seconda edizione sarà dedicata ai nuovi bisogni dipo la pandemia, mentre l'anno passato porta un utile quasi pari al 2021 (28,8 milioni), nonostante il caro bollette

Rettore Geuna con due docenti ai suoi lati

Il rettore di UniTo, Stefano Geuna, presenta il bilancio Partecipativo 2023 dell'ateneo

"La buona notizia è che chiudiamo il bilancio 2022 con un utile di 28,8 milioni: lo scorso anno eravamo a quota 29 milioni, ma siamo riusciti ad assorbire i quasi 3 milioni di euro di rincari a causa delle bollette. Abbiamo voluto applicare metodi di lotta agli sprechi e di risparmi che hanno funzionato". Così Stefano Geuna, rettore dell'Università degli Studi di Torino, lancia un ponte verso il recente passato, ma al tempo stesso apre a una grande novità per il futuro. Una progettazione che ha dato ascolto a tutte le voci dell'Ateneo e che per il 2023 accoglie 11 proposte per un budget di 950mila euro.

"Siamo i primi ad adottare un bilancio partecipativo per il 2023: lo fanno già alcuni enti pubblici, ma a livello di ateneo non ci sono casi simili in Italia, che noi sappiamo. E abbiamo cercato di coinvolgere tutta la comunità che opera e vive all'interno dell'Università, anche quella non rappresentata nei vari organi istituzionali: questo grazie soprattutto alle nuove piattaforme digitali". E' stata utilizzata una piattaforma, Liquid Feedback, legata a un gruppo di ricerca informatica torinese.

Accoglienza stranieri e summer school

Si comincia dall'accoglienza degli studenti stranieri, a livello di casa, servizi e prime necessità al loro arrivo. Magari con una chat, una bacheca digitale e altri supporti, anche a livello comunicativo.

Ma anche l'alta formazione per studenti stranieri, a cominciare dalle summer school, che potrebbero già partire da questa estate. "C'è una dinamica di aumento, a livello universitario italiano ed europeo, in questo senso: ecco perché vogliamo farci trovare pronti, da ateneo innovativo che siamo, ma anche generalista - dice ancpra Silvestri -. Pensiamo a borse di studio e altri strumenti di supporto". 

"Ospitare una summer school in estate è un'idea rivoluzionaria, proprio in un periodo in cui la nostra università si svuota - sottolinea Geuna - e la collaborazione del personale e dei tecnici fin dal momento della proposta e della pianificazione ci permette di poter andare oltre alle cose che già facciamo. Ma più in generale vogliamo proiettarci su uno scenario internazionale in cui la competizione degli altri atenei è alta e quindi dobbiamo dare servizi e opportunità di dialogo con chi magari fa una pre-iscrizione e poi si guarda intorno. Se trova di meglio altrove, potrebbe anche abbandonare e scegliere un'altra Università in un altro Paese".

Obiettivo Politecnico

Lo scorso anno, nonostante l'effetto del Covid, gli iscritti stranieri al primo anno erano stati circa 890, pari a circa il 7% del totale degli studenti-matricole (in tutto gli stranieri sono 5000 su 82mila iscritti). Anche se in passato - prepandemia - si viaggiava almeno al 4-5%. "La media nazionale è del 3% e noi eravamo già sopra, ma ispirati anche dal Politecnico vogliamo riuscire a migliorare, arrivando al 10%", dice ancora il rettore.

Viaggio in un territorio sconosciuto

"Si è scelto un tema trasversale che non fosse di nicchia e abbiamo pensato a come implementare l'internazionalizzazione - spiega il direttore generale di UniTo, Andrea Silvestri -. Abbiamo dovuto agire in un terreno sconosciuto, perché nel caso degli atenei non ci sono esperimenti simili in Italia e non avevamo regole o precedenti". 

Otto incontri e tante idee

"Abbiamo organizzato 8 incontri, durante i quali si è discusso non solo dei contenuti, ma anche delle modalità - dice il professor Alessandro Barge, presidente della Commissione bilancio all'interno del Consiglio d'amministrazione dell'ateneo - e poi abbiamo cercato di riunire le varie idee in proposte omogenee. Sono arrivati oltre 50 progetti, avanzati da singoli o da gruppi di persone. Tanti gli studenti, ma anche il personale ha detto la sua".

La prossima edizione, la seconda, sarà dedicata ai "Servizi agli studenti dopo la pandemia", per capire come cambiano i bisogni. La decisione è stata presa in Conferenza d'Ateneo.

Massimiliano Sciullo

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