Attualità - 26 aprile 2023, 17:57

Aree cani nel centro di Torino, confronto tra Comune e Soprintendenza: "Fino al 2025 non ci sono soldi"

Tra le possibili soluzioni alla mancanza di denaro sponsorizzazioni di privati e patti di collaborazione

foto di archivio

Il Comune, al momento, non ha soldi per realizzare nuove aree cani. Né quest'anno, né per il 2024, né per tutto il 2025. A chiarirlo l'assessore con delega agli Animali Francesco Tresso, che ha ribadito come la sigla del Patto per Torino non consenta alla Città di accendere nuovi mutui. A sollevare il tema la consigliera del M5S Tea Castiglione, chiedendo le tempistiche per la creazione di un'area di sgambamento nel centro cittadino. Attualmente in Circoscrizione 1 sono previste della zone dedicate ai 4 zampe alla Clessidra, ma la parte più aulica del capoluogo ne è sprovvista. Un problema denunciato anche dalla capogruppo di Fratelli d’Italia alla 1 Grazia Poggio

Le ipotesi

Per far fronte alla carenza di fondi, Tresso ha spiegato di voler avviare un confronto con aziende private, ad esempio del pet food, per realizzare aree cani tramite sponsorizzazioni. Un'altra strada, come accaduto con il giardino Pellegrino di piazza Borgo Dora, è quella di fare patti di collaborazione con cittadini per l'apertura e chiusura notturna della zona.

Le possibili collocazioni

E sulla possibile collocazione di una futura area di sgambamento, Tresso ha spiegato che ha seguito di un confronto con Circoscrizione 1 e Sovrintendenza "sono stati presi in considerazione gli ambiti dei Giardini Reali bassi, l’area di fronte al parco archeologico delle Porte Palatine, corso Siccardi, corso Galileo Ferraris, l’aiuola Balbo, piazza Valdo Fusi e i giardini del Fante". "E' stata valutata la possibilità - ha aggiunto - di derogare alla superficie ritenuta ottimale per un’area cani di almeno 1.000 mq", valutando di realizzare nel centro delle aree di più piccola dimensione ("Canisette")" dedicate solo alle deiezioni. "La Sovrintendenza si è riservata di pronunciarsi in merito alle soluzioni da considerare più idonee dopo aver effettuato un sopralluogo nelle zone" ha concluso.

Cinzia Gatti

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