Economia e lavoro - 10 maggio 2023, 13:03

Il termovalorizzatore di Torino compie 10 anni: 4,8 di tonnellate di rifiuti in energia. E si pensa all'ampliamento

L'impianto Trm ha permesso di ridurre del 98% il volume dei rifiuti residui in discarica

Il termovalorizzatore di Torino compie 10 anni: 4,8 di tonnellate di rifiuti in energia. E si pensa all'ampliamento

Il termovalorizzatore di Torino compie oggi 10 anni. Avviato nel 2013, l'impianto ha trattato quasi 4 milioni e 800 mila tonnellate di rifiuti, immettendo in rete 3.000.000 MWh di energia elettrica, equivalente a quella richiesta da quasi 1.500.000 famiglie di tre persone. Grazie alla produzione di calore per 300.000 MWh, ha soddisfatto il fabbisogno di circa 22.500 persone collegate al teleriscaldamento. E l'impianto di TRM, società del Gruppo Iren, ha permesso di ridurre del 98% il volume dei rifiuti residui in discarica. Un compleanno che lascia intravedere la possibilità di un futuro ampliamento.

Pichetto: "Perseguire strada del valorizzatore"

"Oggi - ha osservato il Ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin - temi quotidiani sono quelli della transizione ecologica e sostenibilità ambientale. L'approccio circolare è fondamentale per valorizzare gli scarti che l'indifferenziata può fornire". "Dove ci sono i termovalorizzatori - ha aggiunto - non c'è il problema delle discariche: noi dobbiamo puntare a non averne più, perseguendo la strada del termovalorizzatore. Questa struttura è un modello e in dieci anni ha dimostrato quello che può valere e dare". Pichetto ha poi ricordato come da altri parti d'Italia, come Roma e Napoli, stiano vivendo una vera e propria emergenza rifiuti e che le stiano trasferendo "in altre varie realtà d'Europa: questo ci costa procedure di infrazione a carico dello Stato e del cittadino, dobbiamo agire con determinazione per avere una rete di termovalizzatori".

Allargare Trm al Gerbido

"Dal 2018 ad oggi - ha sottolineato il presidente della Regione Alberto Cirio - con l'Emilia Romagna siamo miglior la regione d'Italia per il trend di crescita della raccolta differenziata: cresciamo dell' 1.2% all'anno ed entro il 2035 supereremo l'obiettivo dell'82%". "La parte finale, - ha proseguito - che rimarrà indifferenziata, dobbiamo termovalorizzarla: piuttosto che farlo altrove, allarghiamo quello che già c'è".

Parole che lanciano l'assist a quelle di Luca Dal Fabbro, presidente Iren: "Per poter essere totalmente indipendenti da altre regioni o paesi occorre fare un'ulteriore linea di termovalorizzazione" . "Un'opportunità - ha proseguito - è quella di poter fare la quarta unità al Gerbido per due motivi: in primis abbiamo lo spazio e costerebbe di meno. In secondo luogo evitiamo di fare unità in un'altra area, consumando terreno: dal punto di vista di efficienza e costi farlo qui avrebbe un senso logico".

A fargli eco Gianni Vittorio Armani, AD di Iren: "Avendo bisogno la Regione di ulteriore capacità, investire su un sito già esistente è sicuramente più efficiente". A dare i numeri dell'investimento economico dell'ampliamento è sempre Armani: "Qui i rifiuti termovalorizzati hanno un costo di mille euro a tonnellata gestita, quindi dovrebbe essere tra i 200 e 300 milioni di investimento".

Cinzia Gatti

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