"Ci dispiace per coloro che tifano perché Comune e Regione litighino. Io e il presidente Cirio abbiamo visioni diverse su tante cose, questo è pacifico e salutare, ma è anche vero che continueremo a collaborare per garantire lo sviluppo del territorio e di chi ci ha votato".
Stefano Lo Russo, sindaco di Torino, dà finalmente corpo a un'intesa bipartisan che ormai da tempo si faceva notare, in città. Divisi dell'appartenenza politica, ma vicini per obiettivi e visioni. Come fossero compagni di partito.
Di fronte al salotto buono di Torino
E lo fa di fronte a una platea significativa: quella delle celebrazioni per I 50 anni di Confindustria Piemonte, presso la Nuvola Lavazza, nel cuore di Aurora. In sala, istituzioni locali di ieri e di oggi, politici e imprenditori. Il salotto buono della città, insomma. "Sviluppo economico e coesione sociale devono viaggiare di pari passo, senza colore politico. Ma servono soprattutto le procedure, altrimenti poso una pietra e mi bloccano il giorno dopo. Ecco perché siamo andati con il presidente Cirio a chiedere commissari per la Metro 2 e per Città della salute. E non ci fa piacere, ma è lunico modo per andare avanti. E i soldi che alcune amministrazioni non sanno utilizzare, perché rimangono indietro, lo diano a noi, che siamo al passo e abbiamo molte voci da sostenere, come la Metro 2. Sarebbe un grave errore ridare indietro i fondi all'Europa. Bisogna mettere a frutto la collaborazione tra pubblico e privato".
Cinque decenni di Confindustria
Cinque decenni di Confindustria e un progresso da centrare in mezzo alla trasformazione. "Le cose importanti durano nel tempo - conclude Lo Russo - e darsi obiettivi è importante, ma lo è ancora di più mettere date sul calendario da rispettare".
Un assist raccolto dallo stesso governatore del Piemonte. "Bisogna sapere dove vogliamo andare e agire con pragmatismo - dice il governatore del Piemonte, Alberto Cirio -, visto che il Pnrr è un'occasione che non torna, mentre dovremo restituire i soldi. Dobbiamo essere pragmatici, facendo prevalere la soluzione dei problemi. Sul nostro territorio continuano a investire, da Cartier a Google, da Coca Cola ad Amazon e siamo il territorio al centro dei corridoi europei, nessuno potrà portarcelo via, a differenza delle Olimpiadi".
L'impresa faccia la sua parte
"Dobbiamo dare il nostro contributo per centrare una prospettiva per cui, finalmente, ci sono anche le risorse - sollecita Marco Gay, presidente di Confindustria Piemonte -, ma noi imprese dobbiamo fare la nostra parte, quello che sappiamo fare meglio: intraprendere. Abbiamo individuato 11 filiere industriali e le abbiamo da tempo messe all'attenzione anche della politica. Qui deve funzionare il partenariato pubblico-privato".
E il sostegno viene garantito anche da Roma. "Il Piemonte ha sempre saputo creare grandi filiere produttive - dice il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin - e cerco di propagandarlo sempre per l'Italia nel mio nuovo ruolo. Ma siamo nel pieno di un cambiamento che impatta con forza. L'autostrada è l'elettrico, ma se il traguardo sono le emissioni, si deve ragionare anche su carburanti che le limitino".










