Scuola e formazione - 12 maggio 2023, 19:22

Università di Torino, il Fuan escluso dall'Albo delle Organizzazioni Studentesche: “Faremo ricorso”

Adesso è ufficiale: la lista provvisoria, pubblicata lo scorso 9 maggio, non include il gruppo di destra. E gli Studenti Indipendenti incalzano il rettore: “Nessun passo indietro”

fuan - foto d'archivio

Università, il Fuan escluso dall'Albo delle Organizzazioni Studentesche

Dopo settimane di incertezze e smentite, adesso è ufficiale: il Fuan – Azione Universitaria è stato escluso dall'Albo delle Organizzazioni Studentesche riconosciute dall'Università degli Studi di Torino per il biennio 2022-2023 e 2023-2024.

Le possibili conseguenze

La lista, pubblicata lo scorso 9 maggio e ancora provvisoria, non include il gruppo universitario di destra: a livello pratico, l'esclusione dall'Albo comporta l'impossibilità di richiedere contributi e spazi ad uso continuativoLa notizia era stata divulgata ufficiosamente già a fine marzo, in periodo di elezioni studentesche, dagli Studenti Indipendenti attraverso un post su Instagram in cui si annunciava il “rifiuto di tutte le domande di iscrizione presentante con il nome Fuan da parte della Commissione paritetica responsabile di valutare le domande di iscrizione all’Albo”.

Il ricorso e l'attacco a Studenti Indipendenti

La vicenda, però, non è ancora chiusa, perché resta ancora da giocare la carta del ricorso, da presentare entro venerdì 19 maggio, possibilità che dal Fuan dichiarano di voler percorrere: “Questa decisione – fanno sapere – non è corretta: siamo ancora in attesa delle motivazioni, ma se si tratta dell'episodio degli adesivi risalente allo scorso ottobre abbiamo già chiarito la nostra posizione con l'Università. Ci auguriamo che il rettore sia più ragionevole del voto fazioso e ideologico espresso dalla Commissione paritetica, che esclude associazioni studentesche in grado di eleggere democraticamente rappresentanti a medicina, economia, Palazzo Nuovo e Campus Einaudi”.

Il gruppo va anche all'attacco di Studenti Indipendenti: “Facendo trapelare quella notizia senza riscontri - proseguono – hanno violato il silenzio elettorale. Siccome la Commissione competente, in quel caso, si è riservata di non punire la lista ma di cercare il responsabile materiale, riteniamo che lo stesso principio debba essere applicato anche a noi. A questo proposito, visto che i responsabili dei comportamenti giudicati scorretti non erano candidati nella nostra lista, non comprendiamo i motivi di questa esclusione”.

La risposta di SI e il monito al rettore Geuna

Dal collettivo, l'esclusione provvisoria del Fuan viene vista come una vera e propria vittoria che si estende anche ad alcune “liste civetta” presenti: “Il Fuan – commentano - è un’organizzazione universitaria neofascista che, da decenni, porta pratiche e contenuti violenti, razzisti, sessisti e omobitransfobici in troppi atenei italiani. Dopo anni di lotte dentro e fuori gli organi, abbiamo finalmente ottenuto che il rifiuto alle loro domande di riconoscimento: tra queste domande si trovavano persone riconducibili sia al gruppo principale che ad altri gruppi, come la lista Di Più, che si presentano falsamente come loro scollegati ma che si rifanno agli stessi valori, allo stesso immaginario e alle stesse pratiche”.

Da SI, infine, arriva un vero e proprio monito al rettore Stefano Geuna: “È arrivato il momento – concludono - che il rettore Geuna prenda una posizione chiara. Se il Fuan presenterà ricorso per questa esclusione, infatti, la decisione finale spetterà ad una Commissione apposita, dove il peso del Rettore è determinante. Ci auguriamo che, in quella sede, non venga fatto alcun passo indietro”.

Marco Berton

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