Attualità - 13 maggio 2023, 10:55

A Torino parli del diavolo... e spuntano gli occhi: quando un tombino si ricopre di mistero

Leggenda e scopo reale delle singolari aperture sul marciapiedi di via Lascaris

occhi del diavolo

A Torino parli del diavolo... e spuntano gli occhi: quando un tombino si ricopre di mistero

Torino è da tempo immemore nota anche per essere il vertice dei due triangoli di magia nera (insieme a Londra e San Francisco), e di magia bianca (insieme a Praga e Lione). Per le sue strade sono disseminati numerosi esempi architettonici che richiamano tale mondo.
Tra questi, i più bizzarri sono i cosiddetti "occhi del diavolo", particolari aperture del marciapiedi che costeggia l'edificio sito all'angolo tra via Lascaris e via San Francesco d'Assisi.
Attualmente i suoi locali sono occupati da una banca, ma tempo addietro quei luoghi erano la casa di una loggia massonica, associazione nota proprio per le sue finalità in campo iniziatico, esoterico e di fratellanza. Probabilmente lo scopo reale di tali aperture è meramente pratico: creare punti di illuminazione e di sfiato per i locali del sottosuolo. Ma la forma singolare ed anche piuttosto inquietante scelta per la loro realizzazione, del tutto simile ad un paio di occhi, ha contribuito a creare su di essi un alone di mistero.
Così, col passare del tempo si è diffusa la convinzione che quelli fossero proprio gli "occhi del diavolo" e la via di cui essi fanno parte è considerata uno dei tanti, luoghi del capoluogo sabaudo ad essere fortemente intrisi di energie negative.

Federica De Castro

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