Attualità - 18 maggio 2023, 18:52

Storia e memoria, guerra e pace: al Salone del Libro il dialogo intergenerazionale tra Tatiana Bucci e Pif

La testimone delle deportazioni e delle persecuzioni naziste e l'attore-regista si sono confrontati durante un incontro organizzato dal Comitato Resistenza e Costituzione e dall'Anpi

Tatiana Bucci e Pif

Storia e memoria: al Salone del Libro il dialogo intergenerazionale tra Tatiana Bucci e Pif

Un dialogo aperto e intergenerazionale sui temi della storia e della memoria, temi che troppo spesso l'Italia non vuole affrontare fino in fondo: al Salone, la testimone delle deportazioni e delle persecuzioni naziste Tatiana Bucci e l'attore e regista Pierfrancesco Diliberto, da tutti conosciuto come Pif, si sono confrontati a cuore e mente aperti ripercorrendo le proprie vicende personali e indicando nuove prospettive per il futuro.

Memoria e nuove generazioni

Uno degli argomenti trattati ha riguardato le modalità di conservazione e trasmissione della memoria alle nuove generazioni: “Sono convinta - ha sottolineato Bucci, sopravvissuta al campo di sterminio di Birkenau insieme alla sorella Andra – che, anche quando chi ha vissuto quel periodo non ci sarà più, i giovani potranno portare avanti la nostra memoria in un modo nuovo, ad esempio utilizzando la tecnologia. Posso dire, a proposito, di essere ottimista perché non ho mai stretto così tante mani e non ho mai abbracciato così tante persone come quando faccio gli incontri nelle scuole, posso dire di avere migliaia di nipoti; per questo, finché la salute me lo permetterà continuerò a portare la mia testimonianza e a viaggiare”.

L'Italia e i conti con il fascismo

Tutto questo si collega con l'incapacità dell'Italia di fare i conti con la propria storia e, in modo particolare, con il fascismo. Non sono mancate, a proposito, le frecciate al Governo di Giorgia Meloni e al presidente del Senato Ignazio La Russa: “Già adesso – ha attaccato Pif – c'è qualcuno che sminuisce o nega certe cose, figuriamoci tra qualche anno quando i testimoni della storia non ci saranno più; il problema, purtroppo, sopraggiunge quando chi sminuisce o nega diventa la seconda carica dello Stato. L'antifascismo non è né di destra né di sinistra: anzi, auspico una destra antifascista che non si vergogni di dirlo”.

Il passato che può ritornare

Visti i recenti fatti di cronaca e le discriminazioni a più livelli, sia Pif che Bucci si sono infine dichiarati concordi nel non sottovalutare l'ipotesi di un ritorno a un passato buio: “Nella storia – ha concluso il primo – non ci sono mai capitoli chiusi e la mafia ce lo insegna: le cose possono ritornare anche se in modo diverso; dobbiamo, per questo, sentirci tutti coinvolti e metterci la faccia”.

Le cose succedono sempre – ha chiosato la seconda – e le bare bianche di Cutro ci dimostrano come il passato non ci abbia insegnato molto”.

Marco Berton

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