E poe...sia! - 21 maggio 2023, 09:00

Muse alla lavagna

Piccoli lettori crescono

Amali Dorat dipinto De tout coeur

Amali Dorat dipinto De tout coeur

Chi non risica non rosica”, “L'appetito vien mangiando”, “Chi non sa fare lasci stare”...

Cos'hanno in comune questi proverbi? Oltre ad essere molto conosciuti, incoraggiano una e una cosa soltanto: l'azione. Puntando l'attenzione sul risultato, motivano all'intraprendenza e alimentano l'entusiasmo, entrambi necessari a ogni nuovo inizio.

Ho una domanda per voi, amici: come si diventa buoni lettori? Esattamente come per qualsiasi altra sana abitudine, il piacere della lettura può essere “seminato” e “annaffiato”, fino a portar frutto. Si parte con primi, piccoli passi, si prosegue incuriosendo e s'impara sperimentando. Il tutto stando fermi, almeno in apparenza: tra le pagine dei libri, infatti, viaggiare non è mai stato tanto semplice (ed economico)!

Quando cominciare, allora? Gli esperti di settore concordano nel rispondere: sin da subito, appena i bambini prendono familiarità con suoni e lettere; inizialmente ascolteranno ma in un secondo momento saranno i protagonisti delle proprie letture, immersi nella magia di storie che porteranno con sé per tutta la vita.

Ecco perché, oggi, desidero parlarvi di un'iniziativa encomiabile che mi auguro si diffonda rapidamente in ogni scuola e classe d'Italia, forse differente nella forma ma non nella sostanza.

Il progetto in questione, "Muse alla lavagna", nasce dalla volontà della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella di contribuire ad ampliare l'offerta formativa per le scuole biellesi, attraverso la messa a disposizione di laboratori didattici di qualità - completamente gratuiti - in numerose discipline scolastiche.

La Fondazione, in stretta collaborazione con la Casa Editrice Salani, propone inoltre un secondo percorso parallelo, ribattezzato “Lettori si diventa”: alle classi iscritte sarà donato un volume a studente, mentre Salani si occuperà di organizzare un'attività laboratoriale unica e indimenticabile, condotta niente meno che dall'autore del volume stesso. Un incontro in carne e ossa tra scrittori e giovani lettori, una prima prova tangibile di quanto sia forte il legame che unisce i libri alla vita reale.

L'aspetto più nobile? Il fine educativo ha il suo peso, certo. La diffusione della cultura letteraria, idem. Ma le vere Muse, i veri eroi di questa infinita lotta contro la superficialità e l'abbandono del pensiero creativo sono gli insegnanti- Che ogni giorno, alla lavagna, inventano trucchi e popolano le lezioni di sogni e fantasia; tutto pur di catturare la passione degli adulti di domani. E questa volta, nel tentativo, non sono soli bensì alleati con due enti promotori di tutto rispetto, simboli di cultura – solidità, coscienza del bisogno e prontezza all'azione.

Per fortuna, sul territorio nazionale (e piemontese) sono molte le iniziative simili.

Ben prima dell'età scolare, ad esempio, basti pensare al progetto “Nati per leggere”. O, ancora, all'impegno costante di Fondazioni, Associazioni culturali, volontari e delle stesse Biblioteche pubbliche, spesso alle prese con ostacoli burocratici e tagli alle risorse; tuttavia, in prima linea nel supporto all'educazione di grandi e piccini.

A suggello conclusivo di un articolo tanto edificante, ho deciso d'inserire la poesia di uno stimato poeta e amico, divulgatore culturale e fondatore della Casa Editrice Solidale “Scrivere Poesia”: Pietro Fratta. Un componimento di ampio respiro, dedicato al percorso formativo e all'unicità dello sguardo fanciullesco:


Abbiamo il mondo da imparare

ma non l'arcobaleno

patto primario con Dio

e i cieli che vi insegniamo


E quando restiamo vigili e allegri

Il tempo non ci intimorisce


E sempre viviamo

Se ci ascoltate

Vi ascoltate

Sempre viviamo


Questo verso in particolare:

Sempre viviamo

Prolungarsi nell'altro, cucire il presente al futuro, eternare l'eredità dell'anima, prima della conoscenza: questo il significato dell'educazione e della lettura!


Pensateci su.

Alla prossima

Johanna Poetessa

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